Al Matusa la prova “gaiarda” che serviva

L’editoriale di Roberto Prini, caposervizio di Sky Sport

In Ciociaria serviva una prova “gaiarda” ed il Varese al Matusa ha sfoderato la prima vera bella prestazione da trasferta. Poteva vincere il Frosinone (Bastianoni decisivo prima e dopo la traversa), potevano vincere i biancorossi (Pigliacelli straordinario). Alla fine ne è uscito un pari giusto e meritato che fa ben sperare società e tifosi in vista del futuro. Avevamo chiesto un cambio di atteggiamento lontano da Masnago e – almeno martedi sera – il cambio sembra esserci stato. Il Varese è stato pericoloso prima del gol di Curiale, dopo lo 0-1 e pure dopo l’1-1 di un Lupoli che sembra essere tornato quello di Parma ed Arsenal: non solo per la mole di lavoro offensiva, ma anche per i gol (cinque nelle ultime sei partite). Avevamo chiesto di interpretare bene la partita sotto il profilo della corsa e siamo stati ascoltati. Per la prima volta in questa stagione, forse, il Frosinone ha trovato una squadra che corre di più e meglio. Ma anche questa non è una novità e lo ripeteremo sino alla noia: se il Varese gioca contro un altro 4-4-2 si esalta, semplicemente perché Bettinelli fa giocare questo schema meglio di qualunque altro allenatore di serie B. Semmai di Bettinelli non abbiamo capito – tutti, nessuno escluso – il cambio di Capezzi con Blasi. Non perché Blasi non meritasse di entrare (la sua esperienza nella gestione dei finali è ineguagliabile), ma perché Capezzi non meritava di uscire, non era stanco e stava dirigendo

il gioco biancorosso come il maestro Riccardo Muti dirige la Chicago Symphony Orchestra. Viste le difficoltà incontrate quest’anno da Borja Valero e Pizarro, questo Capezzi farebbe davvero comodo già da subito alla Fiorentina. Meglio per il Varese averlo a Masnago, così come è stato meglio aver rinnovato la comproprietà col Genoa di Miracoli. Alla prima da titolare, il centravanti genovese ha dimostrato di poterci stare con grande tranquillità in serie B. Solo un pizzico di sfortuna gli ha negato la gioia del primo gol, che sono certo prima o poi arriverà. L’anno scorso in Lega Pro col Feralpi Salò segnò sette gol in otto partite tra fine ottobre e fine dicembre. Se dovesse ripetersi, il Varese avrebbe trovato un’alternativa importante là davanti alle certezze rappresentate da Lupoli e da Neto Pereira. Il ragazzo classe 1992 è una valida alternativa non solo dal punto di vista del gol, ma anche tecnico-tattica perché Miracoli garantisce soluzioni di gioco che non fanno parte del bagaglio degli altri attaccanti. Ora il Modena, altra squadra “gaiarda” costruita a immagine e somiglianza del suo allenatore. Novellino potrà non piacere a tutti, ma per grinta, conoscenza del calcio e capacità di stare in panchina oggi in serie B non ha rivali. Squadra che subisce pochi gol il Modena, solo sette in undici partite. Lo avevamo scritto anche del Frosinone. Dopo aver messo i Leoni in gabbia al Matusa, domenica (inizio della partita alle 18) sotto coi Canarini al fortino di Masnago.