Luino, protesta in stazione «Troppa incuria e abbandono»

LUINO «Qualcosa per la stazione di Luino è stato fatto ma non abbastanza». Parola del consigliere regionale del Partito democratico Stefano Tosi. Perché ad un anno e mezzo di distanza dall’iniziativa “Tour delle stazioni”, censimento promosso dal proprio dal Pd lombardo per documentare la condizione delle 415 stazioni ferroviarie della regione, i consiglieri regionali sono tornati a Luino. Di nuovo sui binari per fare il punto della situazione. Una situazione non proprio ottimale.

«Il 10 dicembre 2011 – fanno sapere dal Pd – si è svolta l’inaugurazione della tratta Bellinzona – Luino – Malpensa. Ciononostante, Regione Lombardia e Canton Ticino non sono ancora riusciti a trovare un accordo per un abbonamento unico che permetta di evitare doppi costi. Inoltre non mancano i disagi, a cominciare dagli orari, che impediscono ai viaggiatori di raggiungere il loro impiego in orari plausibili. Sulla tratta Luino – Milano Porta Garibaldi, pur vedendo crescere, dal mese di febbraio 2012, il costo degli abbonamenti, il treno 20303 che parte da Luino alle 5.42, continua ad arrivare a Milano sistematicamente in ritardo».

Non mancano poi pecche strutturali. «La stazione – chiarisce il consigliere regionale Stefano Tosi -, sebbene alcuni lavori di manutenzione siano stati realizzati, presenta evidenti crepe, monitor orari fuori uso e una sala d’aspetto, spesso, chiusa. L’atrio doganale è sprovvisto di panchine. Manca un deposito bagagli. Dei due bagni, uno è sempre chiuso mentre l’altro è aperto ma in condizioni pietose». Ma non solo. «Sulle banchine non esistono monitor, ma buche mai riparate. E – chiariscono dal Pd – all’uscita dalla stazione mancano informazioni e indicazioni sui luoghi di interesse: ufficio turistico, lago, scuole, ospedale».

Servono insomma, interventi, radicali. Che potrebbero arrivare proprio grazie all’impegno del Pd. «Nel febbraio 2011, in risposta alle numerose sollecitazioni del Pd, la Regione, in accordo con Anci, Ferrovie Nord e Rfi, ha lanciato il progetto “Stazioni in Comune” per recuperare le stazioni ma – evidenzia la delegazione del Pd – senza mettere risorse regionali.  Oggi però con la riforma del trasporto pubblico locale, sostenuta dal Pd, il finanziamento regionale per la riqualificazione diventa legge. Nell’articolo 21 si specifica che la Regione Lombardia finanzi fino al 50% i progetti presentati che prevedono un accordo tra i Comuni, le aziende di trasporto e gli altri soggetti interessati».

b.melazzini

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