GALLARATE Nicola Mucci non sarà più il direttore generale dell’Asl di Sondrio. Ieri è stata depositata la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Giovanni Capuccio contro la nomina dell’ex sindaco alla guida dell’azienda sanitaria valtellinese.
Confermata, dunque, la sentenza con cui il Tar, a novembre, aveva dichiarato illegittimo l’affidamento dell’incarico a Mucci. All’epoca, però, i legali chiesero e ottennero una sospensiva, rinviando così l’esecuzione del provvedimento. Questa volta, invece, l’ex sindaco dovrà riunire le sue cose in una scatola e abbandonare l’ufficio.
La decadenza diventerà effettiva mercoledì, quando la giunta regionale si riunirà e prenderà atto della decisione della giustizia amministrativa, procedendo alla nomina di un nuovo dg. Il CdS ha stabilito che le esperienze professionali di Mucci, per dieci anni sindaco di Gallarate e direttore generale della «Previtali&Mucci sas», società assicurativa di famiglia, non rappresentino titoli di merito per guidare un’azienda sanitaria.
Esattamente quanto Capuccio contestava con il suo ricorso. Anche se l’accoglimento delle istanze di quest’ultimo da parte del Consiglio di Stato non pone fine alla battaglia legale. L’ex sindaco, infatti, ha contestato un difetto di giurisdizione. In buona sostanza, trattandosi di una questione che attiene il diritto soggettivo, toccherebbe alla magistratura ordinaria occuparsene, non a quella amministrativa.
E in effetti il CdS ha riconosciuto la validità di questo argomento, decidendo comunque di entrare nel merito. Nonostante la sentenza dia torto a Mucci, questo elemento gli da la possibilità di presentare un ulteriore ricorso, questa volta in Cassazione. I tempi della Suprema corte, però, sono lunghi. E difficilmente una decisione potrebbe arrivare prima della scadenza del suo mandato, fissata per dicembre 2013.
«So che le sentenze vanno rispettate, ma questa mi lascia grande amarezza – commenta Mucci -Sono dispiaciuto del fatto che l’esperienza di dieci anni alla guida di una città come Gallarate venga considerata alla stregua del nulla». Mucci definisce i suoi 18 mesi valtellinesi come un periodo «soddisfacente, come dimostra la valutazione della Regione Lombardia. Sono sereno: non ho nulla da rimproverarmi e me ne vado a testa alta»
e.marletta
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