Trasmettere alla Corte dei Conti gli atti con i quali Amsc ha ridotto il debito che il Nuoto Club Gallarate aveva nei confronti dell’ex municipalizzata.
È questa la richiesta contenuta in un’interrogazione presentata dal Popolo della Libertà, che verosimilmente troverà risposta nel corso del consiglio comunale convocato per martedì 4 luglio.
La forza di opposizione ricostruisce in quattro pagine di documento la vicenda che coinvolge l’azienda e il sodalizio sportivo. A fine 2011 quest’ultimo aveva un debito nei confronti di Amsc pari a 152mila euro. La vecchia amministrazione aveva lanciato un’ingiunzione di pagamento, fermata dall’attuale.
La quale ha anche applicato uno sconto del 30 per cento, che ha ridotto ad 84mila euro il debito, da restituire a rate di mille euro mensili. Il tutto senza applicare «gli interessi legali previsti, per circa 10mila euro». Successivamente al NcG è stata concessa una tariffa di 20 euro l’ora, che ha generato «una minore entrata per l’azienda per 27mila euro».
Nonostante gli sconti, però, a fine 2012 «lo stato debitorio è aumentato dell’11 per cento». E dunque di fronte a questa «assenza di vantaggio economico a favore di Amsc» il Pdl chiede al sindaco se non ritenga che il comportamento della dirigenza dell’ex municipalizzata violi l’articolo 97 della Costituzione rispetto alla «imparzialità della pubblica amministrazione».
E se non intenda trasmettere gli atti alla Corte dei Conti «per accertare se sia o meno prefigurabile, a carico degli amministratori, qualsivoglia responsabilità per danno erariale».
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