Casa fantasma a 108 anni E Busto Arsizio straccia tutti

VARESE Dagli ultra centenari alle minorenni, dalle compagnie immobiliari alle parrocchie. C’è davvero di tutto tra le centinaia di persone finite nel mirino dell’Agenzia del territorio della Provincia di Varese perché risultano titolari di “immobili fantasma”, cioè fabbricati, o porzioni di fabbricati, che per qualche ragione non risultano negli elenchi del Catasto.Gli accertamenti sono stati completati sovrapponendo le mappe catastali con fotografie aree più aggiornate e quindi intrecciando i dati dell’Agenzia del territorio con quelli comunali. Un lavoro certosino che su scala nazionale ha portato alla luce un milioni di immobili per una rendita catastale complessiva che sfiora il miliardo. Cifre più piccole, ma di tutto rispetto per la nostra provincia che fa la sua parte con 7.328 unità non dichiarate, per una rendita catastale di quasi 4,5 milioni di euro.Se è vero che in questa materia tutto il mondo è paese, i “paesi” del Varesotto si distinguono e non poco per diffusione delle irregolarità. Busto Arsizio ad esempio da sola ha il triplo degli immobili fantasma di Varese: ne conta 260 la prima, e solo, si fa per dire, 85 la seconda. Un dato, questo, abbondantemente superato anche dalla città di Gallarate, dove in mezzo a un buon numero di immobiliari compare anche una società controllata dal Comune, la multiutility per la gestione di acqua e rifiuti Amsc spa. Per contro Saronno, con

soli 12 immobili non censiti, di cui per altro un terzo risultano intestati a persone presumibilmente della stessa famiglia (uguale il cognome e riferiti allo stesso foglio e stesso mappale gli immobili contestati) sembra essere la città più virtuosa, quella dove i cittadini o gli uffici sbagliano di meno.Al secondo posto in ordine alfabetico tra i residenti della città giardino cui viene contestata l’irregolarità compare il nome di una ragazza minorenne, che sarebbe titolare di ben due fabbricati sconosciuti al Catasto.Un caso strano dato che l’età media dei cittadini presenti nell’elenco è piuttosto elevata, con ben due nonnini ultracentenari: un varesino doc del 1908 e un signore di origini padovane nato addirittura nel febbraio del 1907, che a 105 anni compiuti finisce nel mirino dell’Agenzia dell’entrate assieme a quella che presumibilmente è una figlia, o una nipote, di 44 anni più giovane di lui.Se il caso di Gallarate, con una municipalizzata coinvolta negli accertamenti, è unico nel suo genere, in generale non mancano società, e in particolare società immobiliari chiamate a chiarire la loro posizione per qualche immobile. Più singolari i casi della società cooperativa Unione sportiva di Bosto, titolare di due contestazioni, e quello della parrocchia di Morosolo, confluita nella comunità pastorale di Sant’Eusebio assieme a Luvinate e Barasso e dove preferiscono non commentare la notizia dell’accertamento che evidentemente ha creato qualche tensione.

s.bartolini

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