L’illusione è durata poco E’ sempre Busto la capitale

VARESE Varese resta sotto Busto, che, a quanto pare, si conferma la città più popolosa della provincia di Varese. I dati provvisori del censimento diffusi dalla Prefettura non trovano, infatti, corrispondenza con quelli registrati all’anagrafe di Varese. Gli abitanti di Varese risultano infatti, secondo i dati dell’anagrafe (aggiornati all’8 ottobre 2011) 81.784. Mentre, secondo il censimento, sarebbero 79.959. Quasi duemila di meno. A chiarire la faccenda interviene l’amministrazione comunale, con una nota ufficiale. «Si sono registrate alcune perplessità circa la differenza numerica esistente tra il dato anagrafico della popolazione residente – scrivono – e quello censuario, più basso, per quanto riguarda i Comuni di Varese e di Busto Arsizio. Al di là del fatto che i dati resi noti sono provvisori, la non corrispondenza tra popolazione residente e censita, è un fenomeno fisiologico per i Comuni sopra i 20 mila abitanti». Insomma, Varese e Busto si sono viste addirittura retrocedere a meno di 80 mila abitanti. Un problema dovuto al fatto che le indagini del censimento sono suscettibili a errori, dal momento che non sempre è possibile raggiungere tutti gli abitanti. Nel caso specifico, a Varese risultano 2.965 le persone residenti ma irreperibili durante il censimento. Mentre sono 1.140 le

persone censite come dimoranti abituali ma non residenti. Quindi le persone censite a Varese e realmente residenti sono 78.819. «I cittadini non comunicano sempre all’anagrafe di aver spostato la propria dimora abituale. Un fenomeno diffuso tra la popolazione non italiana. Oppure, per godere di alcuni benefici, soprattutto di carattere fiscale, si prende, o si mantiene, la residenza in un’abitazione nella quale, però, si dimora solo saltuariamente, o non si dimora affatto». E il primato quindi rimane a Busto? A quanto pare sì. «Gli abitanti che ci risultano al 30 giugno 2012 sono 82.982 – spiega il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli – Mentre, al 31 dicembre 2011, erano 82.063. Quindi abbiamo avuto una crescita di oltre 900 persone». L’antica rivalità tra le due città risale al 1927, quando nacque la provincia di Varese, istitita dal governo di Mussolini. Sul quale gira anche una leggenda secondo la quale sarebbe stato proprio Busto il comune destinato a diventare capoluogo.Ma, a seguito di un’accoglienza non particolarmente calda che la popolazione riservò a  Mussolini, quest’ultimo avrebbe deciso di spostare il centro politico provinciale a Varese, facendo nascere una città più grande dall’aggregazione dei diversi comuni. Verità o leggenda? Di certo c’è solo la litigiosità.

s.bartolini

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