Spettacolo alla Schiranna Il nostro è il lago dei cigni

Gli splendidi animali ormai hanno messo radici su queste sponde . Ma non durerà molto: ora voleranno a sud per tornare in primavera

– La Schiranna come il lago dei cigni. Non che qualcuno si sia azzardato a portare in scena sul lido appena rinnovato il celebre balletto di Cajkovskij, capolavoro simbolo della danza classica.
L’arte, la musica e il teatro hanno poco a che vedere con questa osservazione che è del tutto empirica. Sì perché in questi giorni sulle rive del lago cittadino, tra i canneti del parco Zanzi e il molo della Canottieri, grandi e piccini hanno la possibilità di osservare un nutrito gruppo di cigni bianchi. Sono almeno una dozzina e dalle nostre parti vederne così tanti, tutti insieme, non è cosa semplice.

Introdotti come animali da allevamento, oramai i cigni hanno messo radici sul lago di Varese e il loro numero aumenta ogni stagione.
Merito delle covate numerose e di un habitat in cui questi splendidi animali non vengono disturbati, ma anzi coccolati e nutriti, a volte anche troppo e in maniera scorretta dai bambini e dai loro genitori, troppo spesso abituati a condividere con cigni, papere e anatre le loro merende. Dieta a parte i cigni qui si trovano bene e per questo le coppie (i cigni sono monogami) continuano a tornare in primavera per la stagione riproduttiva.

E di solito siamo abituati a vederli così, in coppia, o al massimo a spasso con la loro prole.
«Ora che l’inverno è alle porte i cigni si preparano a migrare, ma le famiglie sembrano ormai gruppi anche di sei o sette esemplari perché i piccoli iniziano a cambiare piumaggio e da piccoli e scuri (come il “brutto anatroccolo” delle favole, ndr) diventano grandi e con il loro caratteristico candido piumaggio», spiega della cooperativa Pescatori del Lago di Varese.
Eppure mai come quest’anno i cigni sembrano fare gruppo e più famiglie si sono riunite in questi giorni sulle rive della Schiranna per la gioia di grandi e piccini pronti ad ammirarli e a fotografarli estasiati.

Certo, sempre senza avvicinarsi troppo che i cigni si sa, sono tanto belli quanto irascibili e spesso soffiano e attaccano briga. Ma guardali in gruppo in questi giorni mentre passeggiano con la loro buffa andatura sul prato verde del parco Zanzi o mentre nuotano eleganti e sinuosi sulle rive del Lago al tramonto è uno spettacolo unico. E non durerà per molto. É questione di giorni. Tra poco questi uccelli si alzeranno in volo nella classica formazione ad “u”: il collo teso e le larghe ali che si muovono lentamente e maestose verso sud per l’inverno.
Ma se tutto va bene la maggior parte di loro è destinata a tornare qui sul Lago di Varese in primavera, per deporre nuove uova. E la popolazione di cigni varesini crescerà ancora. É quindi probabile che spettacoli come quelli cui assistiamo in questi giorni, con gruppi di cigni sempre più numerosi, tornino a ripetersi trasformando davvero la Schiranna in un Lago dei cigni, tutto da ammirare.