MV in cima al mondo: «con Mercedes si può»

La casa della Schiranna terza in Qatar e seconda nel Mondiale. Enrico Minazzi: «Papà Claudio da lassù può essere felice»

La MV Agusta e Jules Cluzel hanno chiuso la stagione 2014 della Supersport con la doppia gioia finale colta sul circuito di Losail (terzo posto nel gp del Qatar e secondo nella classifica finale del Mondiale) e ora guardano al 2015 con obiettivi ancora più grandi, come dichiarato con soddisfazione dallo stesso pilota francese al termine della prova di domenica sera.

Sette podi complessivi, tre vittorie e 148 punti conquistati, alle spalle dell’imprendibile Michael Van der Mark (Team Pata Honda), dominatore assoluto del Mondiale, ora pronto al trasferimento in Superbike. Queste le credenziali con le quali la casa della Schiranna si affaccerà alla nuova stagione, forte della promessa mantenuta già quest’anno.
«L’aver centrato, così com’era obiettivo dichiarato del presidente, Giovanni Castiglioni, un posto sul podio nella graduatoria conclusiva del Mondiale rende il bilancio 2014 assolutamente positivo – sottolinea Enrico Minazzi, giornalista varesino, grande esperto di motori – E se Cluzel non si fosse steso un paio di volte, gettando al vento punti preziosi, lottare per il titolo sarebbe stato possibile già in questa stagione».
Pilota esperto il francese, veloce e di grande carattere. Soltanto la foga lo ha tradito in qualche circostanza, «come per esempio in Portogallo, dove il transalpino ha collezionato una piccola serie di dritti».
MV Agusta lo ha comunque confermato, e con grande convinzione, anche per la prossima stagione, nella quale il team varesino giocherà il ruolo del protagonista annunciato. «Le sorprese sono sempre all’ordine del giorno ed è sempre da considerare l’ipotesi che un outsider possa esprimersi in gara con grande regolarità, ma è chiaro che nel 2015 si ripartirà da un’ottima base, magari con un supporto tecnico in più, visto l’annunciato ingresso di Mercedes, col suo braccio armato AMG, nel capitale di MV Agusta». Un’alleanza (25% la quota che i tedeschi andranno a rilevare) che porterà con sé grandi benefici sotto molteplici punti di vista, «dall’ingresso di capitali freschi alle questioni relative al marketing, oltre che agli aspetti puramente sportivi».
Anche durante il campionato appena concluso, la casa varesina avrebbe dovuto beneficiare di un supporto straniero, quello del team Yakhnich Motorsport, ma le cose non sono andate così: i russi si sono defilati presto, a causa – si presume – di problemi finanziari. «E tutto questo non fa altro che aumentare il valore del risultato colto da MV Agusta, che da sola e con un impegno notevole per tutta l’azienda ha saputo gestire alla grande la seconda parte della stagione» evidenzia Minazzi.

Risultati che fanno sicuramente bene all’appeal e all’immagine di un marchio storico e così amato. «Le corse, in fin dei conti, servono a quello, e io sono convinto che anche papà Claudio, da lassù, sarà felice di quanto la scuderia ha saputo fare in questa ottima annata».
Ora è già tempo di concentrarsi sul futuro. Grandi, come detto, gli auspici relativi alla Supersport, ma il prossimo sarà un anno importante anche per la Superbike, classe nella quale MV Agusta quest’anno ha gareggiato, con Claudio Corti in sella, proprio in prospettiva 2015. «E il prossimo anno la modifica al regolamento, con l’annunciata uscita di scena dei prototipi e l’utilizzo da parte di tutti i team dei modelli Evo, dovrebbe consentire a tutte le squadre di ripartire alla pari, anche se è chiaro che per poter essere competitivi al massimo livello in questa categoria MV Agusta dovrà, come si diceva una volta, mangiare ancora qualche panino» conclude Enrico Minazzi.