VARESE Niente vacanze per i volontari delle Gev di Varese. Anzi, i paladini dell’igiene ambientale sono riusciti a pizzicare due furbetti che pensavano di farla franca, buttando inerti in mezzo al verde.Il primo è l’uomo che, una settimana fa, aveva deciso di utilizzare via Friuli come la propria discarica a cielo aperto. In mezzo al materiale edile, perlopiù scarti di piastrelle e pezzi di cartongesso, il muratore albanese aveva però lasciato un indizio che lo ha incastrato: una porzione di lettera dell’Inail, recapitata dalla Tnt, con il codice a barre rimasto intatto. Ora l’uomo è in Albania per le vacanze estive ma al suo ritorno, a fine agosto, ad aspettarlo troverà una sanzione amministrativa di 50 euro e l’obbligo di rimozione dei rifiuti. Situazione analoga è quella di via Monteleone, una stradina sterrata vicino alla piana di Luco, che conduce a un campo coltivato a foraggio. Qualche giorno fa, qualcuno ha ben pensato di risparmiare sullo
smaltimento di materiale edile (principalmente cartongesso) e di abbandonarlo in mezzo al verde della stradina. Per lo smaltimento, Aspem richiede il pagamento del servizio. Così, diventa più semplice ed economico sbarazzarsene attraverso canali non istituzionali. Il contadino, proprietario del campo, quando ha visto lo scempio è andato su tutte le furie e ha chiamato i carabinieri, che lo hanno indirizzato alle Gev. I volontari, durante il sopralluogo, hanno trovato anche pezzi di documenti che, dopo due giorni di ricerche, li hanno condotti in via Magenta dove risiede la sede legale di una società varesina che realizza contro soffitti. Il titolare della società è in vacanza e sostiene di non essere lui il responsabile, ma attribuisce la colpa a un dipendente. «Ha riconosciuto il materiale come suo – spiega Fausto Gambaro, responsabile Gev – Il 18 agosto, quando rientra dalle ferie, ci incontriamo. Abbiamo deciso di non sporgere denuncia: gli notificheremo una sanzione amministrativa e l’obbligo di rimozione».
s.bartolini
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