A scuola arrivano 300 posti Bene i precari, male le superiori

VARESE La scuola varesina sta passando l’estate con il fiato sospeso, anche se all’orizzonte si profilano circa trecento immissioni in ruolo per docenti e Ata. Lo racconta il referente varesino di Cisl Scuola, Sabino Famiglietti: «Assunzioni, organizzazione scolastica, tagli di organico e i presidi rimasti ancora in sospeso. Per non parlare della questione province, che lascia un punto di domanda sulla gestione dei moltissimi edifici scolastici. Fino a settembre non avremo certezze».La riforma Gelmini entra a regime in ogni ordine di scuola, e già questo basta per destabilizzare i delicati equilibri degli insegnanti precari. «Con la Gelmini gli orari alle superiori si riducono, così come quelli delle scuole medie, per educazione fisica e musica soprattutto». Questo si tradurrà in meno ore a disposizione dei precari, che rischieranno di restare a piedi più di altri anni. «Nonostante sia già iniziato agosto e le modifiche agli orari fossero note da tempo, è ancora difficile capire quanti, tra docenti e personale Ata, resteranno senza lavoro. Quello che sappiamo con più sicurezza è che, con le politiche portate avanti negli anni scorsi, la situazione della nostra provincia sarà meno tragica che in altri territori».Se alle superiori i posti sono a rischio, dalle

medie in giù la situazione cambia radicalmente: il piano triennale delle assunzioni varato dal precedente Governo verrà reso operativo da un decreto a firma del ministro Francesco Profumo, che definirà i posti per provincia, costringendo i provveditorati a un tour de force per garantire tutti i docenti in cattedra per l’avvio delle lezioni.«Si tradurrà in oltre 26 mila posti a livello nazionale – spiega Famiglietti – e di questi, a Varese saranno circa trecento, tra docenti e personale Ata, a entrare finalmente in ruolo. Il problema sarà dato dal fatto che non ci può essere compensazione: si perderanno posti alle superiori e se ne guadagneranno tra la scuola d’infanzia e le secondarie di primo grado. Ma le competenze del personale non sempre potranno essere adattate».Tanti i problemi che aspettano settembre, e che verranno risolti al cardiopalma o addirittura fuori tempo massimo, cioè a lezioni iniziate. In provincia di Varese sono 34, ad esempio, gli edifici scolastici che dipendono da Villa Recalcati per le manutenzioni e, soprattutto, le bollette di gas e luce. Ma anche qui, la parola d’ordine è «aspettiamo».«Questa volta dipende dal decreto sulla spending review e da come verranno riorganizzate le competenze e le territorialità delle province».

s.bartolini

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