“Pòr Milan”, che angoscia. La situazione è così precaria per errori che si susseguono da anni. A mancare è soprattutto l’animus pugnandi, dettato dall’orgoglio di indossare questa casacca, che dovrebbe aiutare a fare la differenza anche se i valori dei giocatori non sono a livello dei mostri sacri dell’era Sacchi, Capello, Ancelotti. “La mia squadra darà sempre il massimo, statene sicuri” diceva Inzaghi ad inizio stagione. Bene, anzi male, perchè se il capitano Montolivo dichiara che la squadra stacca la spina in alcuni momenti della partita , beh allora
quello spirito guerriero che ci avevano assicurato, non esiste. Ma la situazione misera riguarda anche la società che fa proclami roboanti e poi la confusione regna sovrana. Si prenda un vero ds e si dia a lui carta bianca, e lontano dalla sede procuratori e intermediari che hanno a cuore solo le percentuali che incassano quando portano i loro assistiti. Noi tifosi “veterani” così come le nuove leve, vorremmo chiarezza da parte della società, dei tecnici, dei giocatori: dimostrino con i fatti cos’è l’ AC Milan 1899.