Anche il Senato si schiera «Salviamo Sea Handling»

Sea Handling, unire le forze è la parola d’ordine. «E’ indispensabile», dice Stefano Candiani, senatore varesino della Repubblica italiana, ieri mattina nella delegazione della commissione Politiche dell’Unione europea del Senato che, in prefettura a Milano, ha tenuto un’audizione informale con tutti i soggetti interessati: dal presidente Sea Pietro Modiano, ai vertici di F2i, dalle organizzazioni sindacali, al sindaco di Milano Giuliano Pisapia, al governatore della regione Lombardia Maroni. Dopodiché gli stessi commissari sono volati a Bruxelles per incontrare i parlamentari europei.

Per la prima volta, una commissione “esce” dal Senato. «Non si tratta di far contenta soltanto l’Unione europea, ma di evitare che gli italiani siano massacrati», dichiara Candiani.

«Non si può perdere una grande azienda come SeaHandling. E non si deve copiare l’esempio di Roma Fiumicino dove ci sono sette sigle che si occupano di servizi aeroportuali a terra: una tragedia». Non si vuole lo spacchettamento dell’handling da far spartire ad eventuali nuove realtà che entrerebbero a Malpensa e Linate. E le organizzazioni sindacali concordano.

«Bisogna trovare il modo di mantenere in vita una grande azienda di handling», rimarca Rocco Ungaro, segretario generale della Filt Cgil Lombardia. «Siamo in Europa e dobbiamo rispettarne le regole, ma l’Italia non deve diventare preda delle cooperarative».

Dopo il ricorso del governo al Consiglio di Stato contro il pronunciamento del Tar per la Lombardia che sospendeva la sanzione della commissione europea ai danni di SeaH (459 milioni di euro, interessi compresi), la scelta della commissione del Senato di trasferirsi in loco, dove esiste il problema, è stata letta come un segnale di attenzione. «Chiederemo al governo di essere parte attiva nella discussione con la commissione europea», conferma Candiani.

«C’è un soggetto in più che presta attenzione a un progetto che dovrà essere vero», rimarca Enore Facchini, segretario generale Uiltrasporti Lombardia. La NewCo, Ital Handling, potrà essere figlia di Sea ma con bilanci separati e contratti di lavoro da riconquistare con le compagnie aeree.

Basterà all’Unione europea per non pretendere più il pagamento della sanzione monetaria? «E’ quanto vogliamo sapere con certezza», sostiene Giovanni Abimelech, segretario Fit Cisl Lombardia che chiede intanto conto del pronunciamento della proprietà. Palazzo Marino riferisce di «un’unità d’intenti»; il presidente Modiano, del resto, gode della piena fiducia del sindaco Pisapia. Dunque non resterebbe che attendere il pensiero della commissione europea per procedere sulla strada della NewCo, srl già costituita da Sea, o dover percorrere un’altra soluzione.

Malpensa

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