Fondazione Blini nel limbo «Cosa riserva il futuro?»

La Fondazione Blini è ancora nel limbo. «Quale futuro?» chiedono i rappresentanti dell’opposizione in commissione cultura, dove si discute su un’interrogazione della consigliera del Pd Cinzia Berutti. «C’è la nuova convenzione con la Provincia» annuncia il sindaco Gigi Farioli, che posticipa la discussione politica a settimana prossima, martedì 22 ottobre, in un’altra seduta della commissione dedicata al documento siglato dal primo cittadino con il commissario straordinario di villa Recalcati Dario Galli. La Fondazione, nata per realizzare il progetto di un centro giovanile nei locali liberati dal liceo artistico di piazza Trento e Trieste, è stata attraversata da polemiche (oltre che da diserzioni e dimissioni, l’ultima è stata quella del direttore Matteo Tosi) fin dalla sua nascita, e

ora si è vista anche occupare gli spazi dell’ex artistico dalla sezione staccata del liceo classico Crespi. Così i consiglieri di opposizione si chiedono come andrà a finire. «Ammettetelo, è stato un fallimento» secondo il consigliere del Movimento Cinque Stelle Giampaolo Sablich, che vede per la Fondazione «un futuro da associazione come tante altre». E se il dirigente di settore Giovanni Restelli ricorda le iniziative effettuate finora, come la partecipazione al progetto Dress Care e alla rete Informalavoro, le risposte arriveranno nella prossima seduta della commissione, quando si discuterà la nuova convenzione con la Provincia, che prevede ancora l’assegnazione di alcuni locali dell’edificio di piazza Trento e Trieste, anche se l’ente di villa Recalcati si disimpegnerà dalla Fondazione.

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