In giunta il piano triennale delle assunzioni per il personale comunale, sindacati sul piede di guerra: «L’amministrazione non vuole il confronto? Allora sarà sciopero».
Venti di lotta su palazzo Gilardoni, dopo che i rappresentanti sindacali dei dipendenti comunali hanno scoperto che nell’ordine del giorno della seduta di ieri della giunta c’era anche l’approvazione del piano triennale delle assunzioni, il documento collegato al bilancio che definisce le modifiche a livello di pianta organica. «Avevano detto che ci avrebbero coinvolto, invece approvano le delibere relative al personale senza convocarci» protesta Fausto Sartorato (Adl). Ancor più duro Angiolino Liguori (Csa-Fadel): «Il piano triennale è la madre delle delibere sul personale, ma per l’ennesima volta l’amministrazione ci tiene all’oscuro di tutto e veniamo a sapere che verrà approvata a cose fatte. Non pretendiamo di trattare, ma almeno di confrontarci e discutere, invece niente. A questo punto lo scontro è inevitabile e l’unica arma di difesa che abbiamo è la proclamazione dello sciopero del personale comunale». Le rappresentanze sindacali unitarie hanno già ricevuto carta bianca dai dipendenti nell’ultima assemblea, per intraprendere le forme di lotta che saranno ritenute opportune. Per Liguori il problema è di fondo: «Se non possiamo trattare su nulla, non ha più senso la rappresentanza democraticamente eletta. Del resto la manovra economica del governo, che massacra soltanto i dipendenti pubblici, dimostra che ormai non ci difendono più né i sindacati né la politica».
Per conto dell’amministrazione parla Mario Cislaghi, consigliere delegato alla riorganizzazione del personale: «Non c’è niente di cui allarmarsi e non capisco a chi possa giovare questo muro contro muro dopo che abbiamo detto in tutte le salse che siamo disponibili al confronto con le rappresentanze sindacali. Il piano triennale delle assunzioni è un atto dovuto, propedeutico al bilancio, e prevede interventi limitatissimi, visto che per il 2013 c’è la possibilità di una sola assunzione oltre a quattro categorie protette. La riorganizzazione verrà trattata successivamente». n A. Ali
© riproduzione riservata