Una storia che ha reso celebre Luino, il suo lago e la sua gente. Una storia scritta da Piero Chiara, portata al cinema da Alberto Lattuada con un indimenticabile Ugo Tognazzi, e che lunedì 28 ottobre, alle 21, inizierà la sua nuova vita teatrale con lo spettacolo “La spartizione ovvero Venga a prendere il caffè da noi”, in anteprima nazionale al Teatro Sociale di Luino.
«La spartizione» è uno dei romanzi più conosciuti di Piero Chiara: la vicenda di Emerenziano Paronzini e delle sorelle Tettamanzi è diventata quasi proverbiale, tanto divertente da non essere mai rimasta solamente sulla carta.
Il romanzo venne pubblicato nel 1964 da Mondadori: riportava una storia simile a tante che si raccontano nei paesi dell’Italia di provincia di quegli anni. Emerenziano Paronzini, maturo impiegato statale appena trasferito a Luino, decide che è arrivato il momento di prendere moglie.
Vuole una donna non necessariamente bella, ma benestante. Decide che sono le sorelle Tettamanzi a fare al caso suo: tre sorelle non più giovanissime, di sicuro non tra le più ammirate della cittadina, possono però contare su una eredità non trascurabile, oltre ad una bella e comoda casa con un ampio giardino.
Paronzini sposa Fortunata, la maggiore, ma presto diventerà l’amante di tutte e tre le sorelle, che si dividono le sue attenzioni senza gelosie, fino al finale, una delle pagine di humor nero più divertenti mai scritte da Chiara.
“La spartizione” non rimase a lungo solo sulla carta: nel 1970 Alberto Lattuada adattò il racconto per il grande schermo, cambiando il titolo e anche il finale, che divenne “Venga a prendere il caffè da noi”, con Ugo Tognazzi strepitoso protagonista. Al film partecipò lo stesso Piero Chiara, che interpretò un personaggio minore.
Lo spettacolo teatrale messo in scena dall’associazione Teatro in Mostra unisce le due letture, riportando a Luino una storia che è nata tra le sue case, sulle pietre del suo lungolago. La colonna sonora sarà di un compositore come Carlo Boccadoro, collaboratore di Moni Ovadia, autore di musica colta della generazione dopo Luciano Berio e tra i più noti musicologi italiani contemporanei.
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