«Caro Cattaneo, ecco come si fa a vivere bene con duemila euro»

VARESE «Caro Cattaneo, ecco come si vive con la metà o poco più di quattromila euro al mese. Ovvero la metà del tuo attuale stipendio». Sono giovani coppie che se la cavano dignitosamente anche con duemila euro al mese e con figli piccoli da crescere. Famiglie, spesso monoreddito, perché con due o tre figli da seguire non è facile per una donna avere un’occupazione o trovarla. Coppie che fanno attenzione a ciò che fanno e a come spendono per la spesa, che i vestitini per i figli li condividono con parenti e amici ma non rinunciano a una buona scuola con la speranza di dare un futuro migliore ai propri piccoli.Da loro arriva la risposta all’interrogativo lanciato dall’assessore regionale del Pdl, Raffaele Cattaneo (ieri in tivù su Rai 1, ndr) su Twitter: «Con lo stipendio dimezzato come faccio?».Silvia Soldani ha due bimbe di sette e quattro anni e, in casa, lavora solo il marito Alberto: «Ti devi adattare. Una cosa banale è la spesa, devi cercare di fare il più possibile tu in casa e, se hai un pezzettino di terra, fai l’orto per risparmiare. Anche per i vestiti dei bambini cerchi di riciclare e condividere il più possibile».«Questo – aggiunge – se la tua famiglia vuole mettere i figli al centro, se vuoi investire per loro, con una scuola privata, e magari fargli fare uno sport o un’attività alternativa musicale. Io, per poter

garantire questo alle mie figlie, devo fare a meno di comprarmi qualunque cosa per me». E ancora: «Noi siamo fortunati perché, con un mutuo o un affitto, non riusciremmo a farcela – spiega Alberto Brumana che, con la moglie Irene, ha tre figli di nove, cinque e quattro anni – Non so che tenore di vita abbia Cattaneo, certo con un mutuo non è facile, ma a casa mia lavoro solo io, mia moglie dopo il terzo figlio ha lasciato il lavoro, e prendo meno della metà di quello che andrebbe a prendere l’assessore». «È una questione di abitudini e di adattarsi. Bisogna stare attenti, non si può pretendere di fare tante cose – prosegue il padre di famiglia – Non spendo e spando, per la necessità di vestiario ci arrangiamo tra parenti e poi c’è sempre la provvidenza. Vivo bene». La scelta di Alberto per i tre figli è stata la scuola pubblica, ma il doposcuola sarebbe troppo. «Non ho alcuna ricetta speciale, ma dico che si può vivere con meno di quattromila euro, conosco gente che sta peggio di me e riesce comunque a vivere, con qualche sacrificio in più. Siamo contenti ugualmente, abbiamo una bella famiglia in salute: l’importante è quello».Alma Brumana e Francesco Chiari con la loro piccola di undici mesi vivono con poco più di duemila euro; lavorano entrambi, lei come insegnante e lui come commesso.

Il servizio completo sul giornale in edicola lunedì 8 ottobre

s.bartolini

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