Tasi: «Sbagliato toccare la casa»

«Tasse poco democratiche: meglio toccare l’Irpef che non la casa».

A suggerirlo è il sindaco emerito, e capogruppo degli Indipendenti di Centro, , all’indomani dell’approvazione in giunta delle aliquote delle tasse comunali, che riserveranno ai cittadini bustocchi l’amara sorpresa della stangata Tasi, la cui aliquota è stata fissata in modo generalizzato al 2,5 per mille su tutti gli immobili, senza alcuna detrazione per i proprietari di prima casa. Una direzione che Rossi non condivide, in linea con le sue critiche al “rigore” degli ultimi due anni: «Per essere davvero equanimi, bisognerebbe andare a toccare prima di tutto dove c’è reddito, quindi l’addizionale Irpef (attualmente ferma

allo 0,4 per cento, mentre potrebbe essere alzata fino allo 0,8, ndr – sostiene il sette volte sindaco – è vero, ci vorrebbe coraggio per farlo, ma sarebbe la prima cosa da fare, pur rischiando l’impopolarità, invece che puntare il prelievo fiscale sugli immobili. Perché la casa è una conquista, magari ereditata o mantenuta dopo una vita, e non tutti in questo momento di difficoltà possono permettersi di pagarci sopra anche le tasse. Sono convinto che le tasse che incidono in modo indiscriminato sia sui ricchi che sui poveri non siano mai eque né democratiche».

Così Rossi preferirebbe vedere un aumento dell’addizionale Irpef piuttosto dell’introduzione dell’aliquota massima della Tasi, stabilita dalla giunta. Oltretutto il nuovo tributo sarà senza detrazioni, con il rischio di pesare più dell’Imu sui proprietari degli immobili di piccole dimensioni: «Così peserà soprattutto sulle fasce più deboli – sottolinea il consigliere – capisco che la maggioranza non voglia scontentare il proprio elettorato, ma ormai è da troppo tempo che si va a colpire dove è più facile, ovvero sulla casa». Del resto, Rossi aveva già invocato una manovra fiscale lo scorso anno, quando invece la giunta Farioli ostinatamente si impuntò per non ritoccare le tasse comunali, fino ad arrivare ad approvare il bilancio a fine novembre. «Già l’anno scorso, alzando l’addizionale Irpef, si sarebbe potuto prevedere qualche intervento in più per far ripartire la città, qualche opera o qualche iniziativa di tipo sociale – fa sapere Rossi – l’amministrazione Farioli continua a fare una politica da “partito liberale”, ma credo che in questa fase ci sia bisogno di una politica più progressista».

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