Fotografia analogica: una passione che non muore mai

Iso400 è un progetto che accomuna gli appassionati di rullini e pellicole. Emilio Sacchelli ci mostra e ci racconta la “sua” Varese

nasce dalla volontà di due ragazzi, e , accomunati dalla passione per la fotografia analogica.
Avete capito bene, fotografia analogica, rullini, pellicole, foto in un’ora, “sei andato a ritirare le foto dal fotografo?? sono là da una settimana!”

Iso400.it vuol essere un punto d’incontro dove poter trovare tutto quello che ai “fotografi analogici” – e non solo – interessa sapere, conoscere e sperimentare.
Il progetto è stato lanciato 3 anni fa ed ora si è allargato, attirando molti visitatori e nuovi collaboratori tra i quali che segue una rubrica che proprio questa settimana è venuta a bussare alle nostre porte della provincia attraverso le foto d’un nostro concittadino, :

Il progetto si chiama “”: il nome prende spunto dalla canzone di Siouxsie and the Banshees. D’altronde si sa, le città italiane sono tutte un po’ punk, un po’ underground… Tra i vicoli medievali e le cattedrali dell’archeologia post-industriale c’è sempre quell’accostamento ossimorico di abbandono, folla, povertà e turismo, tradizione e modernità. L’idea alla base di questo progetto è quella di raccontare le varie città, viste dagli occhi, lente, pellicola di

chi in quella città ci vive, cercando di sottolinearne più l’animo interno che l’aspetto estetico. Niente cartoline patinate, ma un turbine fotografie e sensazioni, dedicate a quei passi che ripetiamo ogni giorno, a quei posti che appartengono al nostro quotidiano, a quegli angoli che giriamo spesso inconsapevoli e in modo ripetitivo, alle persone che conosciamo profondamente, alle serate tra amici passate a raccontarsi sempre le stesse cose, ai concerti di periferia.

A tutto ciò che un giorno, per caso, grazie alla macchina fotografica, immortaliamo, e che a rivederlo ci apre gli occhi sul luogo in cui viviamo e anche un po’ su ciò che siamo veramente, da un punto di vista diverso, riflessivo, meravigliato e stupito.

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per visualizzare il progetto di Emilio Sacchelli.