La notizia era rimbalzata da un sito all’altro, di social in social, gettando in apprensione il popolo del blues: Fabio Treves sta male e i suoi concerti sono annullati fino a settembre. Possibile? No, in effetti è impossibile tenere al guinzaglio il “puma di Lambrate” che stasera alle 21 onorerà il suo impegno nella piazza di Avegno Gordevio, piccolo comune del Canton Ticino, all’imbocco della Valle Maggia, che ospita il festival “Magic blues”.
Oltre alla Treves Blues Band, che aprirà la serata, sul palco anche la grande Diana Fuchs, blues singer del New Jersey nota, però, per tutt’altro: sul grande schermo era Sadie, la protagonista del musical ispirato alle canzoni dei Beatles “Across the universe”. Questo 2014 è molto importante per Treves: la sua band compie quarant’anni ed è la più longeva formazione blues nostrana. Un traguardo importantissimo che l’armonicista di Lambrate sta celebrando nel modo migliore, sul palco, dopo un’esaltante tournée nei principali teatri italiani (indimenticabile il concerto al Sociale di Como, gremito) come sempre fedele al motto “blues alle masse”. L’ultima edizione della Tbb vede impegnato alla chitarra e alla voce uno dei più raffinati virtuosi contemporanei, Alex “Kid” Gariazzo, una solida certezza in una formazione che attraversa le ere della black music, dal suono rurale delle campagne a quello urbano delle città industriali dove si è elettrizzata, fino ai grandi contemporanei scrivendo, nel contempo, anche brani originali. Alla batteria siede Massimo Serra, versatile uomo del ritmo, che sa accompagnare i suoi “pard” ritagliandosi anche gustosi momenti solistici. E non sarebbe una celebrazione se non ci fossero degli ospiti di spessore: se Treves fosse una popstar avrebbe ricercato nomi altisonanti. Ma non è mai stato e non sarà mai il suo stile: meglio, invece, invitare amici sinceri nel segno del blues.
Così alla chitarra e al basso troveremo, rispettivamente, Guitar Ray e Gab D, direttamente dai Gamblers, un gruppo tra i migliori a raccogliere il guanto di sfida lanciato da Fabio tanti anni fa. La sfida alla musica che imperava all’epoca e anche ora: nel 1974 in classifica c’erano i Genesis e gli Yes, Guccini e De André, Pfm e Banco, ma non il blues. Oggi la musica è cambiata, ma il blues resta sempre destinato a una nicchia. Una nicchia? Non ditelo a Treves! Il successo dei suoi concerti prova che non è vero (biglietti a 25 franchi svizzeri).
© riproduzione riservata













