Canili sequestrati Quando l’autorità è senza umanità

Dopo venticinque giorni dal sequestro, è stata permessa la prima visita ai ventuno cani rinchiusi nelle gabbie dell’allevamento Del Bricco a Luino. Gli ululati strazianti di Cioccolatina, piccola cagnolina anchilosata, lo sguardo disperato ed implorante di Stella che senza il suo carrellino non è riuscita a trascinarsi fino alle sbarre almeno per ricevere una carezza, Chanel terrorizzata che non ha avuto il coraggio di uscire dal reparto notte, il pianto di tutti gli altri, sono il misero e deplorevole risultato dell’assurdo sequestro al rifugio occhi struggenti, dove i cani più’ sfortunati, moribondi, abbandonati, feriti, vecchi, ciechi sono accolti da una decina d’anni da Stefano e Mariagrazia, curati, guariti ed amati.

E la seconda visita il giorno successivo? No! Non c’è stata!

Davanti al cancello, il gestore del canile, “rispettando le ferree regole delle Autorità Giudiziarie” ha vietato l’ingresso in quanto il permesso era stato revocato!

Gentile Direttore, ma chi sono queste Autorità dal cuore di acciaio? Perché si comportano così? Dove vogliono arrivare? Perché questo disumano accanimento verso animali innocenti?

Cosa hanno fatto di male i padroni che hanno dato tutto per salvare animali che sarebbero morti sicuramente? Era una grande famiglia felice, con divani per tutti, con amore per tutti, una casa grandissima, un giardino immenso dove tutti insieme potevano giocare.

Oggi, dopo il sequestro, i fratelli sono stati sparpagliati in tra Gallarate , Busto Arsizio, Varese, Luino e Pogliano Milanese.

Silvana

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