«La mia prima volta è con uno Shakespeare che non ha stereotipi»

Silvio Orlando per la prima volta a Varese. Apre con il botto la stagione teatrale varesina con un grande nome del cinema e del teatro italiano, con un testo del teatro classico, “Il mercante di Venezia”, di un grande autore, Shakespeare e con un regista di richiamo come Valerio Binasco.

Tutti elementi che fanno presagire che domani, alle 21, al teatro Ucc di piazza Repubblica a Varese ci sarà uno spettacolo di quelli memorabili per la città giardino.

«Non sono mai stato a Varese. Ho girato tutta la Lombardia e non sono mai stato lì, vai a capire perché… a questo punto sono curioso di capire se c’è un motivo: misteri del teatro italiano… Ma sono contento di arrivarci nel momento alto della mia carriera con un testo di cui sono orgoglioso. Insomma, meglio così».

Avevo voglia di fare “Il mercante di Venezia” di Shakespeare, un testo prestigioso e con Valerio ci siamo trovati a condividere la stessa esigenza di fare Shakespeare con un senso di progetto profondo. Non con una semplice compagnia di giro, ma con un gruppo che già lavorava assieme con dinamiche già sperimentate.

Quello che teorizza è frutto delle esperienze di tutto il teatro che amo e penso di poter fare.

Ci siamo sforzati di liberarlo da tutte le retoriche possibili e aspettative, dallo stereotipo ebreo che si sfrega le mani, s’intabarra e ingobbisce contando i soldi. Quello che propongo è un moderno commerciante, contemporaneo, con la visione degli affari legata per cultura alla visione biblica. Cerca di operare con un mercantilismo apparentemente più seduttivo e spregiudicato, mettendo al centro dei propri movimenti e tensioni i soldi ammantandoli di ipocrisia cattolico-cristiana.

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