Tris alla giovane Signora Scapinello è già un idolo

Non sono i giovani della Juventus Primavera a brillare nella notte di San Lorenzo al Franco Ossola, ma la vera stella è un ragazzo di 18 anni che indossa la maglia bianca con la croce rossa del Varese.

Dennis Scapinello è un’ala tutta cuore e fantasia, desiderosa di spiccare il volo e proiettarsi nel grande calcio. L’amichevole incomincia con una sua bella discesa sulla sinistra: al 4’, l’esterno si procura il calcio di punizione che prelude all’azione del vantaggio, scaturita da un angolo di Zecchin e da un colpo di testa di Angelo Rea.

Ma è Scapinello a continuare a insistere, correndo a pieni polmoni sulla fascia. Al 40’ capitan Neto Pereira lo smarca con un tocco di classe abbagliante e il ragazzo non si fa trovare impreparato: il suo sinistro coglie la traversa e poi finisce nel sacco.

Il più anziano biancorosso sforna l’assist per il diciottenne che, cinque minuti più tardi, restituisce il favore ma è Vitali a firmare Neto.

L’intesa con il brasiliano è ottima e Scapinello si mangia le mani quando, lanciato davanti al portiere avversario, cincischia troppo e spreca il gol.

Due gol annullati

Nel primo tempo l’arbitro annulla i gol di Borghese (all’esordio) e di Miracoli, mentre nella ripresa Forte esce in barella per una distorsione alla caviglia sinistra e Lupoli fissa il 3-0 al novantesimo.

Il succo della partita è questo e nelle parole del dopogara emergono nuove emozioni. Quelle di Scapinello: «Purtroppo – dice rammaricato – era solo un’amichevole. Questo gruppo è meraviglioso e tutti mi stanno aiutando. Bettinelli è stato già mio allenatore: ritrovarlo è fantastico e, se sai lavorare sodo, con lui non puoi che andare d’accordo. Anche Ambrosetti è fantastico e tutti i compagni mi fanno sentire la stessa fiducia di Bettinelli e del direttore sportivo».

Per Scapinello nulla è scontato e la bella prestazione offerta con la Juventus Primavera non deve montargli la testa: «Siamo tutti titolari e il posto ce lo conquistiamo in ogni singolo allenamento. Devo crescere e darò ogni goccia del mio sudore per il Varese e per farmi trovare sempre pronto».

Stefano Bettinelli ha apprezzato soprattutto il primo tempo: «Siamo stati ordinati e ci siamo procurati tante palle gol. Nella ripresa ho visto un po’ di confusione, ma la colpa non è dei ragazzi: piuttosto dei tanti cambi che servivano a far ruotare tutti. Lo ripeto: nel mio Varese sono tutti titolari».

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