Varese – Pesaro: le pagelle biancorosse

Alberto Coriele dà i voti ai giocatori della Openjobmetis dopo la sconfitta casalinga contro Pesaro (70-80)

La sostanza è che da lui ci attendiamo sempre qualcosa in più, un pizzico di continuità, una scintilla. Ecco, questo vogliamo da Rautins, soprattutto contro la povera Pesaro. Il compitino non basta più. Sbaglia le triple più importanti, scompare proprio quando servirebbe un bombardamento.

Parte con il piglio giusto, due punti e due recuperi. Ma è uno specchietto per le allodole. Sbaglia un sottomano, e si spegne, guadagnandosi altri fischi da tutto il palazzetto, meritati. Eppure sembrava aver iniziato bene. Attendiamo sempre una sua esplosione, finora ha deluso.

Debutto non indimenticabile a Masnago. A Cantù aveva convinto volte indugia troppo in penetrazione. D’accordo, la squadra gira meglio con lui al volante, soprattutto nel primo tempo, però quanti errori.

C’è gloria per Andrea, che timbra il cartellino dall’arco, nel poco tempo che gli viene dato a disposizione. Ci riprova, ma Natale è una volta sola.

Parte con una palla persa per eccessiva lentezza. Sbaglia tanto, non una novità, ma nel quarto periodo è il motore della rimonta. Si becca un antisportivo nel momento più delicato, che sostanzialmente interrompe la rimonta varesina, ma poi riprende a rubare palloni. Da tempo non lo si vedeva con un piglio così deciso ed intraprendente. Nel buio totale, è un leggerissimo bagliore.

Mette la prima tripla poi si ferma, non è ispirato come al solito, infatti tira con il 17%. Dopo aver trainato la carretta, il sergente tira un po’ il fiato e si concede qualche errore di troppo, ad esempio un contropiede incomprensibile che avrebbe riportato Varese in partita.

Il suo ritorno in campo è la notizia più bella, anzi l’unica di una serata pessima. Ora le scuse sono terminate. Kangur è tornato, e viene accolto con un’ovazione. Nel quarto periodo ruba palloni e guida la squadra, da vero capitano. Fa il possibile. Ti abbiamo tanto aspettato, ora facci felici.

È l’unico che mantiene la lucidità, o almeno ci prova, anche quando Pesaro è sopra di 14. Inizia il match in modalità spaccatutto, con due schiacciate in corsa che esaltano il palazzetto. Quando decolla è impressionante, carica il pubblico nel momento più delicato, ci crede fino alla fine. Mette 19 punti, ma tutti quegli errori in lunetta sono imperdonabili.