Oggi alle 17.30 al Franco Ossola, il ruolo di sparring partner estivo del Varese tocca alla Primavera biancorossa. Domenica sera, nella première stagionale a Masnago, era toccato alla Primavera della Juventus: 3-0 per la truppa di mister Bettinelli, a segno Rea, Scapinello (unanimemente eletto il migliore in campo) e Lupoli. Bene per il pubblico, bene per il morale, bene per tutti.
Ora sotto coi fratellini della Primavera di casa, guidata da mister Gianluca Antonelli. Una gruppo fortemente varesino, promosso in blocco dal settore giovanile biancorosso, specie dagli Allievi nazionali, che proprio Antonelli ha allenato fino al giugno scorso. Insomma: tutto si potrà dire, tranne che il gruppo non sia rodato.
È una bella vetrina per questi ragazzi, o giovani calciatori, per dirla alla maniere della Federcalcio. Bello anche che il pubblico del Varese prima squadra possa avere coscienza di quel che succede appena a ridosso (e pure più giù) del gruppo della serie B.
Questa è una Primavera doc, la conclusione di un percorso iniziato quattro anni fa, quando c’era da costruire ex novo una squadra perché il Varese era tornato in B dopo 25 anni. All’epoca, l’allora padre del vivaio Giorgio Scapini aveva messo in mano a mister Mangia una truppa interamente fatta di ragazzi pescati fuori. Poi, anno dopo anno, la quota varesina è sempre cresciuta, fino a diventare oggi preponderante.
Lo sa bene anche mister Bettinelli, che la Primavera l’ha allenata due anni fa, portandola quasi ai playoff contro ogni pronostico.
Che dire a questi giovani calciatori? «La cosa più saggia che possono fare – dice Bettinelli – è lavorare sodo, tanto, con attenzione, amando quello che fanno, conquistandosi giorno per giorno il proprio sogno contro tutto e contro tutti. E, se mi permettono, diffidino delle strade alternative: le scorciatoie non portano da nessuna parte».
Sul piano squisitamente tecnico, per Bettinelli il test di oggi ha le valenze di cui di seguito: «Minuti nelle gambe – spiega il mister biancorosso – il miglior allenamento è giocare, oltretutto contro degni avversari come la nostra Primavera. Siamo in 25, chi più chi meno, dobbiamo vederli tutti all’opera e tutti devono poter farsi notare».
Secondo logica, il mister biancorosso farà ruotare gli uomini come fatto due giorni fa contro i giovani bianconeri. Che, tornando sul tema, sono stati test probante.
«Non crediate che sia una passeggiata segnare tre gol alla Primavera della Juve – attacca Bettinelli – Sono partite che hanno valore, che impegnano sia la fase d’attacco che quella di difesa. Abbiamo creato tanto, ed è buona cosa, e ci siamo difesi con ordine. Questa è la mia lettura». E, stando alle formazioni schierate – una per tempo – il 4-4-2 è il totem da cui non si sfugge: «Io vedo il calcio in modo semplice: le ali fanno le ali, i mediani fanno i mediani. Vi ricordate il calcio inglese classico, quello divertente? Ecco, vorrei che il Varese fosse così».
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