Autogrill, lotta contro i tagli Protestano mamme e figli

Mamme con i loro figli seduti ai tavolini di Autogrill senza consumare più di qualche bottiglietta d’acqua. E’ la «protesta bianca» di una trentina di madri, lavoratrici a tempo indeterminato di Autogrill che hanno avuto comunicazione della procedura dei licenziamenti collettivi aperta dalla società. Su 114 dipendenti nello scalo aeroportuale, per 78 non ci sarà più posto. Tagli dovuti alla chiusura di quattro punti di ristoro al T1.

«Siamo qui da 15 anni e dall’oggi al domani ci ritroviamo senza più un lavoro. Sappiamo che le aree per bar e ristoranti saranno comunque occupate a Malpensa. Perché non pensare a noi? Perché non utilizzare la nostra professionalità?» domanda Emanula Doggi. Tra loro e i loro figli anche uno striscione, esposto ieri pomeriggio all’A Café del terminal 1 dove le donne si sono date appuntamento”: “Autogrill, guarda i volti dei figli dei tuoi esuberi”.

«Ci siamo sempre parlati, da 15 anni abbiamo sempre avuto un confronto serio con Autogrill», ricorda Luana Massari (rsu Filcams), «perché ora comportarsi in questo modo? Vogliamo un tavolo di discussione a cui si sieda anche Sea». La posizione è unanime: si chiama in causa anche il gestore aeroportale. «Chiediamo che Sea intervenga e faccia da garante, a tutela dei lavoratori», spiega Antonio Perna, segretario provinciale Flai Trasporto e Servizi. «Sea gestisce gli spazi commerciali dell’aerostazione e potrebbe dire la propria a sostegno di un’occupazione seria e di qualità». Lo pensa anche Barbara Brambilla (Cisl): «Chiediamo un confronto anche con Sea perché faccia da ponte tra Autogrill e chi subentrerà nei locali che Autogrill lascerà vuoti». Il tema è caldo, in palio c’è il posto di lavoro che, in parecchi casi, è monoreddito. Per questi lavoratori non sono previsti ammortizzatori. Alcuni hanno già perso la speranza. Ieri, intanto, ci hanno pensato i bambini a ravvivare Acafé.

Per un paio d’ore sono rimasti seduti a giocare tra loro facendo merenda con prodotti portati da casa dalle loro mamme. «Autogrill non è esattamente economico e, per come stanno le cose, dobbiamo inziare anche noi a fare tagli già da ora», commenta Barbara. «Per le famiglie coinvolte sarà davvero drammatico. Esistono già pressioni economiche quotidiane senza dover aggiungere la perdita del posto di lavoro».

Autogrill, da parte sua, precisa di aver chiesto «a Sea in fase di trattativa di richiedere all’operatore subentrante la possibilità di rilevare il personale attualmente impiegato nei punti vendita che saranno dismessi ma le parti non hanno mai dato un riscontro in merito». A fine anno Autogrill aprirà un bar nell’area check in: «ci sarà la possibilità di ricollocare una dozzina di persone».

Malpensa

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