Boschi: non capisco Forza Italia, appena tre mesi fa ha votato per l’italicum così come è oggi, ma il Presidente della Repubblica non è stato eletto come concordato nel patto. In pratica ha confessato che il patto non era limitato alle controriforme costituzionali, ma un patto di potere stipulato dalle due maggiori correnti basato su tre punti: Italicum, controriforma costituzionale, nuovo presidente della repubblica. Questi tre punti approvati con concordia avrebbero costituito la base del potere del “partito
del Nazareno’’ per i prossimi 20 anni. Rotto il patto, Renzi è rimasto con il cerino acceso in mano, l’Italicum la cui approvazione non ha nessun carattere di urgenza,ma diventa urgente perché è la prova che deve dare agli ex “pattisti” di essere capace di realizzare il piano studiato con Verdini e Boschi,senza di loro è l’unica maniera per tentare di recuperarli. in questa storia i cittadini italiani non compaiono. È solo un ex patto di potere.
Francesco Degni
1) Fu Renzi a imporre Mattarella oppure Berlusconi a voler imporre altri? 2) I patti si sono sempre stipulati, tra parassiti e non parassiti. E spesso si sono sciolti: nulla di nuovo.
3) L’Italicum non è il meglio, ma neppure il peggio che si racconta. Fatto su misura per Renzi? Fatto su misura per decretare un vincitore e consentirgli di governare. Il centrodestra s’attrezzi a trovare un antiRenzi: il vero contrappeso democratico è questo.
4) La riforma della legge elettorale è stata fin troppo rimandata per rinviarla ancora. Quanto ai correttivi, se ne discute da un anno e mezzo.
Anche l’arte del compromesso, alla fine, deve dar luogo a un quadro. Qualunque sia la cornice.
Max Lodi