C’è chi rimugina sul passato e su come “uscire” dalla crisi e chi, invece, rilancia e guarda avanti, al nuovo perché al vecchio non si può tornare a “prima della crisi”: quel prima è finito per sempre. La pensano così Sebastiano e Vilmara Darrigo, titolari del bar “Il Duetto” in piazza San Giovanni a Busto Arsizio.
I due coniugi vantano circa 25 dipendenti e hanno deciso di puntare sui giovani: all’interno del loro locale, infatti, lavorano ragazzi con un’età compresa tra i 19 e i 24 anni.
«Solo una nostra dipendente – spiegano – ha 45 anni, ma è un caso più unico che raro: è infatti, una donna dinamica e molto disponibile. Il resto del team è composto da dipendenti giovanissimi, alcuni dei quali assunti full time, altri part time perché hanno un altro lavoro e vengono qui per arrotondare».
Ed è proprio dinamicità e creatività che i proprietari de “Il Duetto” ricercano. Il locale, infatti, ha un’impostazione molto milanese: ogni giorno, a fronte di un prezzo fisso, “Il Duetto” proporne happy hour con ampio buffet, che conta dai 30 ai 50 piatti di vario genere, sia a pranzo che a cena.
«Quello su cui noi stiamo puntando – spiegano i due titolari – è creare una sinergia tra noi e i dipendenti, sia sotto il profilo professionale che personale. L’obiettivo è quello di aumentare il giro di clientela, la qualità del servizio fornito e gli utili».
L’incremento di fatturato non andrebbe a “rimpinguare” solo le tasche dei titolari: grazie a un sistema di incentivi pensato dai due coniugi, anche i dipendenti potranno partecipare alla ripartizione di una percentuale di questi introiti, grazie al principio della meritocrazia.
«Lavorando con ragazzi così giovani – continuano – è veramente difficile far capire loro l’importanza del non sprecare. Ad esempio, se c’è una giornata piovosa non è necessario preparare un così vasto assortimento di piatti per l’aperitivo, perché poi si avanza un sacco di cibo che inevitabilmente va buttato».
«Questo significa che anche il locale deve far fronte a spese maggiori perché poi è necessario ricomprare le materie prime». Altro requisito fondamentale è la cortesia nei confronti del cliente. «Siamo iscritti a Tripadvisor e quando capitano dei commenti negativi sono sempre legati al servizio fornito e non alla qualità dei prodotti proposti. Quindi, significa che l’errore è stato commesso dai dipendenti: saranno proprio loro a dover trovare una forma di risposta intelligente per reinvitare il cliente nel locale e rimediare all’errore commesso».
Inoltre, il team di baristi e camerieri deve essere propositivo e cooperativo: chi ha meno dimestichezza con il lavoro deve essere spronato a migliorarsi dai colleghi e ognuno di loro può proporre feste o eventi particolare per attirare gente nel locale. «Se questo funziona e la formula di meno sprechi, più clienti, grazie a un servizio migliore e dinamico, si traduce in maggiori guadagni, ognuno dei dipendenti avrà un incentivo in busta paga, calcolato in percentuale alle ore svolte che si traduce in 150 o 200 euro in più ogni mese».
«Questo serve per responsabilizzare questi ragazzi, renderli commercianti di se stessi e spronarli a raggiungere un certo livello professionale».
L’idea che si può e si deve ripartire, in modo totalmente inedito, a cavare soldi e lavoro, per dirla come va detta, grazie a una nuova progettualità industriale e commerciale: quella contemporanea. E quella del Il Duetto è una delle possibili strade.
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