A Varese il conto è in rosso E i giovani sono «in bolletta»

VARESE Aumentano i varesini in difficoltà con il pagamento delle bollette, e spesso sono giovani. Il dato è oggettivo: se ne accorgono le banche che trovano il conto corrente dei loro clienti a secco e sono costrette a rispedire al mittente i bollettini su cui è attivato l’addebito automatico e se ne accorgono le aziende di fornit ure dei servizi, come l’Aspem che nell’ultimo anno ha visto aumentare di quasi 30 punti percentuali la richiesta di rateizzazione dei pagamenti. Persino il Comune di Varese ha notato un aumento della morosità sull’Ici del 2011, riferita ad aziende e seconde case.«Le difficoltà nei pagamenti è generalizzata e riguarda sia i servizi primari, come possono essere gas, elettricità e telefono, sia quelli secondari come ad esempio l’abbonamento alla tv privata» spiega Luca Barni, direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate (Bcc). «Negli ultimi anni è aumentato il rinvio al mittente dei Rid (Rapporto interbancario diretto, in pratica l’addebito automatico dei bollettini direttamente su conto corrente, ndr) – aggiunge – e il fenomeno è stato particolarmente significativo nell’ultimo anno». In pratica la banca non paga le utenze di chi ha il conto a secco, o addirittura in rosso. La banca non ci rimette nulla, ma per le aziende che erogano i servizi è un problema e per ogni bollettino non pagato parte una trafila che nel giro di pochi mesi può determinare la sospensione del servizio.Aspem eroga il servizio di riscaldamento a 250 mila utenti (oltre alle famiglie di Varese anche Casciago, Lozza

e Brinzio) e di solito ogni anno riceve la richiesta di rateizzazione delle bollette da circa quattromila persone. «Nell’ultimo anno però le persone in difficoltà che ci hanno chiesto di diluire il pagamento della bolletta hanno superato quota 5.500», spiegano da Aspem denunciando un incremento del fenomeno significativo, vicino al 30%. Le bollette più difficili sono quelle dei mesi invernali, dove capita di emettere cartelle a tre zeri, fino a due o tremila euro di gas «ma a chiedere di dilazionare il pagamento sono anche persone cui vengono contestate anche solo 200 euro per cucina e acqua calda» aggiungono dagli uffici di Villa Augusta.Quando una bolletta risulta inevasa dopo 40 giorni parte il primo sollecito (la legge impone un minimo di 30 giorni di tolleranza), cui ne possono far seguito un secondo e un terzo. «Chi è in difficoltà può chiedere di rateizzare la bolletta in tre rate e senza interessi, ma se anche in questo caso ci sono dei ritardi Aspem può sospendere il servizio. Gli operai partono dalla sede con la pinza in mano a questo scopo ogni giorno ma otto volte su dieci l’utente, davanti alla visita dell’operaio, corre a pagare almeno parte della bolletta. Storicamente i varesini in ritardo con l’Ici sono circa il 5%, «ma nel 2011 quelli in ritardo con l’imposta sono aumentati» assicura Elio Carrasi, dirigente dell’ufficio tributi del Comune di Varese. Ritardi che non si riferiscono alla prima casa, esentata fino all’anno scorso, ma ad aziende e seconde terze case. Segno che la crisi non risparmia nessuno.

s.bartolini

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