VARESE Il sogno free style di Ensi contagia i giovani varesini. Centinaia i teenager che hanno aspettato il rapper torinese arrivato alla Casa del Disco, per promuovere il suo primo album solista ufficiale.“Era tutto un sogno” per Ensi rappresenta molto perché, nonostante abbia alle spalle un decennio di gavetta che chiama “Vietnam” nel disco, corona un lungo percorso personale e professionale: dalle gare di freestyle alle esibizioni nel pub, fino ai palchi enormi delle grandi manifestazioni.«Per me rappresenta anche un tributo – spiega Ensi, al secolo Jari Vella – a questo genere musicale e a questa cultura che mi hanno spaccato la vita, quando ero adolescente e mi hanno permesso realmente di cambiare la mia esistenza in meglio».Il 2012 per il freestyler è un anno d’oro. «È partito a gennaio con la firma per Tanta Roba – etichetta discografica indipendente nata da Guè Pequeno dei Club Dogo e Dj Harsh -. Ho puntato molto
sul freestyle. Nonostante avessi già vinto tutto il possibile e fossi considerato il numero uno, quando è arrivata la proposta di Split su Mtv, mi sono rimesso in gioco. Vincerlo è stata la ciliegina sulla torta».Poi si sono susseguite tante proposte sempre dalla rete musicale: dal Trl Awards di Firenze, alla presentazione nelle sua Torino degli Mtv day. E ancora concerti, il mixtape che è stato il primo progetto in Italia realmente registrato in freestyle, l’elaborazione del nuovo disco e l’uscita.«Credo che la scena italiana non abbia mai avuto un momento più rigoglioso di questo per l’hip-hop. A livello discografico siamo rispettati. Viviamo, secondo me, in un periodo storico difficile nel quale i ragazzi hanno bisogno potersi identificare e di riferimenti concreti. Ci sono drammi sociali e povertà di contenuti nei media e, nel rap, trovano un messaggio forte e un contenuto importante quindi si legano a questo genere musicale più che in altri periodi».
s.bartolini
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