Concordato Facib, si muove anche il sindaco Luigi Melis: ha incontrato i sindacati e parlerà con la proprietà dell’azienda. Restano sulle spine 13 lavoratori, a casa senza rotazione e destinati al licenziamento. Dopo la conferenza stampa dei legali Facib, arrivano le repliche di Filctem-Cgil e Femca-Cisl, per voce di Ernesto Raffaele e Pietro Apadula. «Abbiamo solo chiesto chiarezza – spiegano – diremmo cose non vere? Ma noi facciamo parlare i documenti, quelli del piano presentato in tribunale».
Tra i punti controversi, lo sblocco degli arretrati: «Solo briciole (circa 23mila euro, ndr) rispetto ai 181mila euro di debito dei dipendenti – sottolinea Apadula – se l’azienda facesse richiesta, il tribunale potrebbe sbloccare quelle cifre». E le eventuali “buonuscite” per gli esuberi: l’azienda offre 30mila euro in tutto per 16 lavoratori, i sindacati fanno notare che «nel piano risultano accantonati circa 480mila euro, 79mila euro per il mancato preavviso e 400mila euro per le impugnative», alla voce «stima di sopravvenienze passive per l’interruzione dei rapporti di lavoro con i dipendenti». Sulla mancata rotazione, i lavoratori a casa contestano: «Criteri poco trasparenti. Non tutti operavamo nelle linee soppresse ma da agosto siamo stati lasciati a casa senza ruotare». E alle accuse di danno d’immagine per l’azienda, i sindacalisti: «La pubblicità negativa se la sono fatta da soli, avviando la procedura di concordato preventivo con oltre 25 milioni di euro di debiti».
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