«Era tornato perché voleva costituirsi. Voleva rivedere il fratello e sua madre, ma la sua intenzione, quando è tornato a Inveruno, era di farsi catturare, perché sapeva che c’erano i carabinieri».
Ieri in tribunale a Busto Arsizio, all’udienza di convalida del fermo del figlio più piccolo Daniele, c’era anche Maria Antonietta Lantone, la mamma dei Cutrì. Il genitore ha difeso i figli ribadendo quanto detto fin dal primo istante successivo all’evasione: «Era solo un atto dimostrativo – dice la mamma – non c’era nessuna intenzione di fare del male. Mio figlio, i miei figli non hanno mai ucciso nessuno. L’azione è stata portata avanti solo per far parlare del caso di Domenico. Ora mio figlio per quello che è successo al fratello è morto dentro».
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