I varesini diventano vecchi I veri giovani sono gli stranieri

VARESE La popolazione varesina diminuisce e invecchia. Crescono invece gli stranieri e la loro età media è inferiore alla nostra. I primi dati sul censimento dello scorso anno forniscono un quadro generale della popolazione cittadina.Lo scorso 18 dicembre, l’Istituto Nazionale di Statistica ha diffuso i primi dati definitivi del Censimento numero quindici della popolazione di ciascuno degli oltre 8 mila comuni italiani. Per quanto riguarda quello di Varese, i numeri non sono positivi: ci sono meno residenti, ma più stranieri rispetto a dieci anni fa. Al 9 ottobre 2011, la popolazione residente nella città Giardino ammontava a 79 mila 793 persone. Numero in decremento di poco inferiore all’1% rispetto al 2001, quando la popolazione ammontava complessivamente a 80 mila 511 residenti. Al suo interno, però, bisogna considerare la componente straniera, che negli ultimi dieci anni ha contribuito in gran parte a popolare la nostra città. I cittadini iscritti al registro anagrafe, all’ottobre 2011 erano 8 mila 496, con un incremento di più del doppio rispetto all’ultimo censimento del 2001. Sono infatti passati dal 4, 23% del totale dei cittadini varesini, al 10,64%. Ad oggi, un anno dopo il censimento, sono un po’ diminuiti perché nel 2012 sono stati cancellati 481 cittadini extracee. Alcuni si sono trasferiti in alti comuni, altri sono tornati al paese natale e 85 sono risultati irreperibili, non è stato

cioè possibile rintracciarli per mancato rinnovo del permesso di soggiorno. Non sono solo in continua crescita, gli stranieri a Varese sono anche più giovani. Gli under 40 sono il doppio degli italiani che al contrario invecchiano progressivamente. Dal 2001 al 2011 la percentuale di popolazione di 60 anni e più è passata dal 28,4% (22 mila 834 persone) al 31,8% (25 mila 407 persone). Anche i residenti con  80 anni e più incrementano il loro peso sul totale della popolazione residente (dal 5,2% del 2001 al 7,7% del 2011). In particolare, si registrano 914 residenti con non meno di 90 anni, il 75,8 % dei quali rappresentati da donne, e 29 con non meno di 100 anni, tra i quali solo 2 uomini. Se si prendono  in considerazione separatamente le componenti italiana e straniera, è possibile osservare come, mentre tra gli italiani il 35% ha un’età pari a non meno di 60 anni, il 66% degli stranieri è under 40 anni.Il rapporto tra maschi e femmine rimane invece invariato. Al 9 ottobre 2011, gli uomini erano 88,7 ogni 100 donne (37 mila 517 uomini, 42 mila 276 donne). Muta, al contrario il rapporto tra sessi della componente straniera: mentre nel 2001 risiedevano 96 stranieri uomini su 100 straniere donne, l’ultimo censimento mostra che tale rapporto è sceso a 86 uomini su 100 donne.

s.bartolini

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