Capitan Robinson: «con Pesaro sfidiamo noi stessi»

Robinson, il capitano: «Mettiamo in campo la nostra coscienza. Abbiamo perso tanto nel precampionato, sappiamo cosa vuol dire»

«A Pesaro daremo il massimo, per non cancellare quanto di buono fatto contro Cantù: siamo carichi al 100%». È il capitano della Openjobmetis, Dawan Robinson, a esprimere lo spirito con il quale il gruppo biancorosso si appresta ad affrontare, domani sera alle 18.15 (diretta tv su Rete 55), la prima trasferta.

Parole da leader quelle del play americano. «Pozzecco sa dare tantissimo a noi giocatori e noi desideriamo restituirgli quanto si merita. Lo abbiamo visto soffrire durante il precampionato, perché sappiamo quanto sia importante per lui far bene ora che è tornato a Varese nella sua nuova veste. Sa motivarci in maniera spontanea e sincera e noi vogliamo dare tutto per lui». Lo si è visto chiaramente nel derby di domenica scorsa, match giocato col cuore da tutti i protagonisti in campo. «Nelle settimane di avvicinamento al campionato, il nostro desiderio di prenderci una rivincita era limitato alle due sconfitte che avevamo subito contro Cantù nella preseason – racconta Robinson – Poi, negli ultimi giorni, ci siamo resi conto di come ci fosse in chiunque incontrassimo, anche al supermercato o dal benzinaio, il desiderio di spronarci affinché dessimo il massimo in campo, per vincere questa partita. E quando domenica abbiamo visto cos’era quel palazzetto e quale atmosfera vi fosse, non c’è stato davvero bisogno di aggiungere altro, perché quella era ed è esattamente la situazione che ogni giocatore vorrebbe trovare sempre».
Ma il successo su Cantù è solo il primo passo di un lungo cammino. «Quello italiano è un campionato molto equilibrato, ogni partita sarà impegnativa: Pesaro è una squadra giovane, fatta di ragazzi che avranno voglia di mettersi in mostra e grandi motivazioni, col vantaggio ulteriore di non avere particolari pressioni addosso».

Ecco come affrontare un match così: «Abbiamo perso tanto in precampionato e sappiamo cosa voglia dire, quindi non dobbiamo sottovalutare nessuno. Una squadra forte è tale perché sfida se stessa in ogni occasione, puntando a fare sempre meglio. Ogni giocatore deve mettere in campo la sua dose di coscienza, affinché il risultato complessivo sia migliore della semplice somma dei valori individuali».
La Openjobmetis ha cominciato a prendere reale consapevolezza delle proprie potenzialità proprio durante la settimana di preparazione al derby. «Perché finalmente abbiamo avuto la possibilità di allenarci tutti insieme – afferma Robinson – La vittoria poi ci ha tolto un bel peso dalle spalle, anche dal punto di vista psicologico, ma adesso dobbiamo continuare alla stessa maniera, per non rovinare tutto».
La scelta del Poz di nominarlo capitano non ha sorpreso il play statunitense, già ufficiosamente investito di quella responsabilità in un precampionato giocato dall’inizio alla fine, a differenza di molti compagni di squadra, fermati dagli infortuni. Quasi a ridosso del via ufficiale della stagione, poi, si è unito al gruppo Willie Deane. «Ed è una grande aggiunta – dice Robinson del compagno di reparto – Ha grande esperienza e mi sta aiutando molto, soprattutto negli schemi difensivi. In allenamento giochiamo spesso in quintetto insieme, non solo contro, e questo migliora la comunicazione e l’intesa fra noi, fattore poi fondamentale in partita».