Bologna – Varese: il commento di Andrea Confalonieri

“Luo”- Acquafresca e 30mila americani contro 200 varesini

«Un’immensa bandiera americana (Welcome): Good morning Bologna! È l’alba di un giorno nuovo!!! Uno solo è il comandamento: #TuttialDallAra». Questo è lo slogan che compare in una città impazzita che oggi vive un infinito giorno del ringraziamento per accogliere i supereroi americani. Loro saranno trentamila in delirio, forse onnipotenti, noi soltanto duecento ma immersi nel sangue del Varese, spinti dall’odore della morte con quel -4 in classifica come una ghigliottina sulla testa. Si legge in un altro annuncio trionfale: «La parola Tacopina e la più cliccata di oggi in Italia, di molto superiore anche a “Renzi”. È Taco-mania! Forza Presidente, forza Bologna, e… #TuttiAlDallAra». Questa partita sembrerebbe superfluo giocarla perché tra l’America e Varese parrebbe non esserci nulla, se non 4 o 5 gol, ma per fortuna si giocherà. E la fortuna è questa: se moriremo, non lo faremo come pensano tutti, ma come diciamo noi. Da ignoranti. Toccando il cielo con un’ultima galoppata di Fiamozzi, con una partita arrogante di Petkovic, o gettando allo sbaraglio Luoni che debuttò con Belluzzo a Lodi contro il Fanfulla, spaccandosi tutto, e dieci anni dopo entrerà da titolare davanti ai trentamila del Dall’Ara: da Lodi a Bologna in dieci anni,

c’è tutto il Varese. Andiamo a morire sul pullmino dei dieci “ragazzi” cinquantenni che partono stamattina alle 7 da Buguggiate per giocare alle 11 un’amichevole con i tifosi rossoblù trainati dal capogruppo Mauro Pellegrini. «Abbiamo scommesso tutti quanti 5 euro sulla vittoria del Varese», dice. «Perché a cinquant’anni ce lo possiamo permettere». Ma quei 5 euro rappresentano un gesto da 5 milioni di euro: credere nell’impossibile. E cioè che duecento varesini possano battere trentamila bolognesi. Andiamo a morire con una squadra già stravinta (il risultato più scommesso è il 3-0), con una società che è disposta a finire sul lastrico – mandataci anche da ex altissimi dirigenti che ora chiedono i soldi in tribunale, dopo averli sperperati – pur di pagare gli steward e i dipendenti, con undici giocatori che costano come il solo Acquafresca. Andiamo a morire da Varese, con quei duecento biancorossi in curva che hanno appeso ai ponti di viale Europa e dell’autostrada da giorni “Tutti a Bologna”, altro che vittime sacrificali. E sapete perché l’hanno fatto? «Perché nel calcio, non si sa mai» dice Riccardo Sogliano dando un’ideale pacca sul sedere a Bettinelli e a tutti noi. E, si sa: Sogliano porta bene.