MALPENSA «Un biglietto da visita più unico che raro», ha commentato il prefetto di Varese Giorgio Zanzi dinnanzi alle vetrate inclinate della sala vip di Sea al terzo satellite. «La sensazione è proprio quella di andare verso». L’effetto ottico vale per tutto il terzo satellite del terminal 1, pronto a servire fino a 30 milioni di passeggeri l’anno. E a lanciare Malpensa quale ponte tra Est ed Ovest del mondo: questa la chiave di rilancio dell’aeroporto.
Ieri è stato il primo giorno di operatività della nuova infrastruttura, costata circa 300milioni di euro: 12 gli arrivi e altrettante le partenze, tutti per voli extra Schengen. Il primo aereo a sbarcare nella nuova ala, è stato quello della Qatar Airways alle 5.35. Il primo decollo con imbarco al terzo satellite, quello di Etihad per Abu Dhabi.
Ma per il prefetto e il questore di Varese Danilo Gagliardi non è stato soltanto un giro di cortesia, quello di ieri a Malpensa. «La questura di Varese esprime grande soddisfazione», ha dichiarato Gagliardi. «Oltre alla bellezza della struttura, sono stati raggiunti canoni di sicurezza, affinate tecniche e apparecchiature. Si è costruito in modo da avere un’azione di controllo totale e continua». Malpensa, porta d’ingresso del Paese, come ricordato dal prefetto Zanzi «è l’infrastruttura e il polo occupazionale più importante della
provincia di Varese. Bisogna tenere conto della sua realtà e della sua spiccata specificità, con un’attenzione alle regole rapportata proprio alla sua specificità». Vale per il mondo del lavoro, per il quale il prefetto non disdegna la possibilità di considerare un “contratto di sito”, spesso ipotizzato dalle organizzazioni sindacali. «Starà a loro presentare una proposta da condividere», ha detto. Ma intanto ieri la sua presenza al terzo terminal era «per vedere di persona i profili di sicurezza da approntare».
Il presidente Sea Giuseppe Bonomi ha fatto gli onori di casa. Immensa l’eleganza della lounge (1.300 metri quadrati) di Sea in perfetto stile italiano con tanto di docce, sala relax, family room e un ampio salotto di poltrone Frau. Da lì, proprio ieri, è partito anche uno dei figli di Bonomi. Unica invece la lounge della compagnia aerea Emirates per l’accesso diretto agli aerei, A380 a due piani (l’aereo più grande al mondo) compreso.
Serve ora riempirlo di passeggeri, questo terzo satellite. A portare buone notizie a Malpensa ci sarebbe la concessione del diritto di quinta libertà ad Emirates, compagnia mediorientale che potrebbe compiere voli intercontinentali, ad esempio per New York, da Malpensa. «La possibilità c’è senz’altro. Credo che sia in fase di conferma ufficiale», ha detto Bonomi. «È la prova di quanto diciamo da tempo e cioè che nella situazione dell’industria europea, occorre assecondare quei vettori che hanno ancora grandi capacità di investimento e che vedono l’Europa come naturale ponte tra Est e Ovest del mondo». Dopotutto Malpensa ha chiuso il 2012 con – 4% di passeggeri, ma + 10% nel traffico verso l’Asia e + 21% per il Medio Oriente.
b.melazzini
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