Luino – Ancora tensioni attorno alla Fondazione «Comi» di Luino. Con la casa di riposo commissariata dall’Asl di Varese e ancora al centro di gravi difficoltà finanziarie. Su cui, ancora una volta, intervengono i sindacati. Preoccupati per il destino dei 170 dipendenti della struttura. Che secondo i sindacati sono chiamati a drastici sacrifici. Lo sottolineano in una nota le rappresentanti della segreteria Cgil e Cisl della Funzione Pubblica, Andreina Manzi e Mirella Palermo.
«Nei giorni scorsi – evidenziano da Cgil e Cisl -è stata esposta una circolare in cui si comunica ai dipendenti che lo stipendio di gennaio sarebbe stato erogato solo per il 75%, decurtato quindi del 25%. Dopodiché la Fondazione ha convocato i lavoratori per comunicare loro che, tra le altre cose, avrebbero dovuto accettare le proposte avanzate dall’azienda per evitare il rischio di molti licenziamenti». Da qui la presa di posizione dei sindacati. «Anche perché – aggiungono – dall’analisi dei bilanci degli ultimi tre anni emerge chiaramente come già ci fossero segni di sofferenza economica sfociata ora in una situazione di assai complessa soluzione». Da qui la richiesta di un incontro urgente con il commissario straordinario Maurizio Pesenti.
«Non si può chiedere a chi non è responsabile di quanto accaduto – concludono Cgil e Cisl – di rinunciare ad una parte sostanziale del salario. Per questo ci aspettiamo quanto prima la disponibilità dell’azienda a discutere anche di soluzioni diverse».
Alessio Pagani
p.rossetti
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