Nessuna sorpresa in classifica generale nell’ultima tappa del Giro, la Torino-Milano dedicata ai velocisti.
Tracciato pianeggiante e frazione breve, non c’è alcuna possibilità di attaccare la maglia rosa: Alberto Contador, come da tradizione, ha tutto l’agio di brindare e di godersi la passerella finale di quello che – citando un’altra annosa querelle calcistica italiana – ha definito «il terzo successo sul campo».Lo spagnolo ha dunque felicemente archiviato la semi-cotta di sabato sul Colle delle Finestre, dove ha seriamente rischiato di perdere il primato. Torna a iscriversi nell’albo d’oro senza aver vinto alcuna tappa, come fece già nel 2008 e come pochissimi altri nella storia.Il Pistolero s’è accontentato di gestire, avvantaggiandosi della maxicrono a lui favorevole, beandosi
delle beghe Astana e incurante della pochezza della sua Tinkoff.Fabio Aru e Mikel Landa completano il podio di Milano: il sardo – due tappe monstre e il rimpianto di essere affondato tra Imola e Vicenza – è quasi pronto per competere al top.La sorpresa, invece, è arrivata dal traguardo parziale. Niente volatona tra sprinter: una fuga da pistard, creata abilmente nel circuito finale nel marasma dello stillicidio di forature (addirittura più di 50!), premia il belga Keisse sull’australiano Durbridge.È stato un Giro divertente, anche se scontato nell’epilogo. È stato il Giro dell’omaggio a Luigi Ganna e della festa rosa sulle strade del Varesotto.
1. Iljo Keisse (Bel, Etixx); 2. Luke Durbridge (Aus, Orica GreenEdge) st; 3. Roger Kluge (Ger, Iam) a 9”; 24. Aru (Ita) st; 26. Landa (Spa) st; 46. Contador (Spa) a 18”; 76. Basso (Ita) a 51”; 109. Chirico (Ita) a 1’17”; 143. Alafaci (Ita) a 2’44”.
1. Alberto Contador (Spa, Tinkoff); 2. Fabio Aru (Ita, Astana) a 1’53”; 3. Mikel Landa (Spa, Astana) a 3’05”; 51. Basso (Ita) a 2h52’16”; 88. Chirico (Ita) a 4h16’30”; 141. Alafaci (Ita) a 5h38’12”.