L’addio di Messner al filosofo delle vette: «Svelò la verità sul K2»

Se ne è andato nella notte tra sabato e domenica Luigi Zanzi, avvocato, docente ed ex assessore. Innamorato delle montagne, le aveva scalate e studiate: «E nel 2004 restituì il merito a Bonatti»

– «Se ne è andato il filosofo italiano della montagna. L’uomo che ha restituito l’onore a ». Così ricorda l’amicoscomparso nella notte tra sabato e domenica. Avvocato, docente di metodologia delle scienze storiche prima all’università di Genova e poi di Pavia, Zanzi ricoprì nel comune di Varese anche la carica di assessore alla programmazione economica dal 1996 al 1997.

Ma Zanzi, prima di tutto, era un uomo che sapeva guardare avanti, che metteva in tutto lo stesso impegno che serve per raggiungere le cime. Cercava nella montagna qualcosa che andasse oltre e quella ricerca gli apriva la mente e lo sguardo.

«Eravamo molto amici, ci telefonavamo spesso – racconta Messner – Sapevo che era malato, ma continuavo a nutrire la speranza che sarebbe tornato a fare le cose di sempre. Anche perché al telefono, fino all’ultimo è stato sempre lucidissimo e ottimista. La sua morte è una grande perdita per la cultura italiana. Sarà ricordato come un grandissimo scienziato alpinista che ha fatto tantissimo per la conoscenza e per l’autonomia dei Walser, popoli montanari delle Alpi di provenienza svizzera e di lingua tedesca».