Trovato l’arsenale della banda Cutrì. Il prosieguo delle indagini dei carabinieri di Varese e Gallarate ha portato al ritrovamento di altre due armi utilizzate dal gruppo di fuoco per favorirne l’evasione. Il rinvenimento è avvenuto a Inveruno, nell’alto Milanese, il paese dove l’evaso è stato catturato dai carabinieri.
È stato uno dei complici, Aristotele Buhne, ad indicare il luogo dove lui stesso avrebbe nascosto le armi mentre portava Antonino Cutrì all’ospedale di Magenta, aiutato dalla madre di quest’ultimo.
In sostanza aveva provveduto a “ripulire” l’autovettura – una Citroen C3 – prima di recarsi all’ospedale di Magenta.
La tipologia di armi ritrovate indicano ancora una volta l’elevata pericolosità del sodalizio criminale: un kalashnikov e una pistola 98fs con matricola abrasa completa di caricatori e relativo munizionamento. Le armi saranno inviate al Ris di Parma per gli accertamenti di competenza e in particolare per verificarne la provenienza. Bisognerà capire in particolare se hanno sparato durante il blitz di Gallarate.
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