Quando il web rimane bloccato super lavoro per i patronati

Varese – La rivoluzione digitale dell’Inps sta portando al collasso i patronati, sommersi da una valanga di richieste di aiuto e rallentati dai frequenti blocchi del sito internet dell’ente previdenziale.
«Gestire le pratiche previdenziali online su un sito, quello dell’Inps, che funziona male e a singhiozzo, è difficile per gli addetti ai lavori, impossibile per le persone che piuttosto si affidano al padronato», spiega la direttrice dell’Inca Cgil, Rita Tomia.

In pratica le code degli utenti davanti agli sportelli dell’Inps di via Volta non sono state polverizzate dall’avvento del web, semplicemente si sono spostate nelle sedi dei diversi padronati.
«Prima il patronato interveniva solo sui casi più complicati – racconta la Tomia – ora chiunque abbia a che fare con l’Inps preferisce rivolgersi al patronato per ottenere pensione, maternità, assegni familiari, di disoccupazione o invalidità». Insomma non solo i pensionati, meno pratici con gli strumenti informatici, ma anche i ragazzi più giovani quando hanno a che fare con l’Inps preferiscono rivolgersi a un patronato piuttosto che gestire da soli la pratica online.

«Sono questioni delicate, da cui spesso dipende il reddito, per cui la gente si sente più sicura ad avere un interlocutore in carne ed ossa con cui confrontarsi – spiega la Tomia – perché anche quando il sito funziona le pratiche online contengono riferimenti normativi che spesso mettono in apprensione gli utenti».Così i patronati sono sommersi da

una serie di richieste e per di più rimangono paralizzati quando il portale Inps si blocca «come è accaduto da ultimo anche giovedì mattina – racconta la Tomia – In questi casi possiamo bloccare gli appuntamenti oppure raccogliere la documentazione cartacea che quindi si accumula in attesa che il portale Inps torni a funzionare».

«Il sito online non può essere l’unico canale per gestire le pratiche – accusa – ma di fatto nella sede varesina non ci sono più persone in grado di gestire certe vicende quando il computer si blocca», afferma la Tomia  denunciando la carenza di personale debitamente formato all’Inps di Varese.

p.rossetti

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