Sergio Basso racconta a Varese i suoi “Amori Elementari”. Il regista milanese ha presentato il suo primo lungometraggio narrativo in città.
«Vengo dal mondo del documentario – spiega il regista – e Giulio Rossini, di Filmstudio ’90, credette nei primi che girai inserendoli in diverse rassegne. Anche il mio ultimo documentario è stato presentato da lui, perciò è un piacere tornare. Senza contare che a Varese mi lega una bella iniziativa come VareseCorsi, per la quale ho insegnato arte cinese una quindicina d’anni fa, e incontro ancora volentieri gli studenti che mi vengono a salutare».
Basso, una laurea in lingue e letterature orientali, assistente alla regia e dialoghista di Gianni Amelio, ha già raccolto molti successi come documentarista da “Giallo a Milano”, dedicato alla comunità cinese, e “19 e 72”, con il grande Pietro Mennea.
«Ho trovato bellissimo che per il mio esordio si parlasse dell’inizio dell’amore. Nel primo film, un autore ha l’occasione di comunicare al pubblico qual è il suo cinema. Mi è venuto naturale ispirarmi all’immaginazione dei bambini, perché l’amore scatena la fantasia. Ci sono perciò, tanti effetti sonori e visivi particolari e soluzioni registiche che sottolineano questo aspetto».
Tra incantesimi e acrobazie sul ghiaccio, “Amori elementari” racconta il delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza. I veri protagonisti, tutti provenienti da paesi diversi, sono sei ragazzi fra i dieci e gli undici anni che frequentano la stessa scuola di hockey e pattinaggio artistico.
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