Vavassori ce la fa: tigrotti in Lega Pro!

Ieri in tarda serata nuovo colpo di scena dalle sentenze d’appello: Torres retrocessa, Pro Patria su. Vavassori ci aveva sempre creduto: «Rivincita nei confronti di chi mi ha rovesciato addosso di tutto»

BUSTO ARSIZIO – La notizia bomba è arrivata poco prima delle 22, dopo un’estenuante giornata di attesa. La Corte d’Appello della Figc ha parzialmente accolto i ricorsi del procuratore Palazzi: Torres e Vigor Lamezia vengono retrocesse in Serie D per il calcio scommesse. E per la Pro Patria (e per il Messina) si spalancano le porte della riammissione in Lega Pro.

Un verdetto clamoroso, che ribalta quello emesso in primo grado, quando alla Torres erano stati comminati solo due punti di penalizzazione e 25 mila euro di multa. Decisamente d’altro avviso è stata la Corte d’Appello presieduta da Gerardo Mastrandrea: per la commissione giudicante, le intercettazioni telefoniche relative alla partita di Coppa Italia Pisa-Torres 4-0 del 29 ottobre 2014 (che vedono coinvolto il presidente della società sarda Domenico Capitani), sono state una prova sufficiente per spedire la Torres all’ultimo posto (e di conseguenza in Serie D) per responsabilità diretta. Un verdetto per certi versi inatteso e che, come accennavamo, spalanca alla Pro Patria le porte della riammissione tra i professionisti: «Per me è una grande soddisfazione che ha il sapore della rivincita nei confronti di chi a Busto mi ha rovesciato addosso di tutto e di più – il commento a caldo del patron Pietro Vavassori – Ho preso la Pro Patria “fallenda” in Serie C2 e la lascio in Lega Pro dopo aver vinto due campionati e aver speso un sacco di soldi. I problemi, però incominciano adesso: perché io la Pro Patria in Lega Pro non la iscrivo».

Prosegue Vavassori: «A questo punto mi aspetto che Busto Arsizio mi dimostri con i fatti, e non con le chiacchiere, quanto vuole bene alla Pro Patria. Mi aspetto che qualcuno si presenti con la fideiussione e i fondi necessari per disputare il campionato di Lega Pro. Io ho fatto ancora una volta il mio dovere iscrivendo la squadra in Serie D, e l’ho iscritta perché la signora Testa mi aveva assicurato che sarebbe subentrata e avrebbe continuato lei a gestire la Pro Patria. Ripeto, io in Lega Pro non la iscrivo, come ho sempre detto». Insomma, il lieto fine è stato scritto solo in parte: la telenovela biancoblù è destinata a continuare. Quel che è certo, comunque, è che dopo la sentenza di ieri i tigrotti sono a un passo dal ritorno tra i professionisti (più avanti la società biancoblù andrà a giudizio per responsabilità oggettiva, quindi il rischio è quello di subire solo qualche punto di penalizzazione). La sentenza sulla Torres non è stata l’unica grande sorpresa emersa dai verdetti della Corte d’Appello: il Teramo e il Savona disputeranno la Lega Pro (anziché la D) partendo però da -6.