Perennemente indeciso, tiro o non tiro, passo o non passo? Il risultato è che colleziona errori su errori, come a Capo d’Orlando, e non è da lui. Dall’arco fa centro unicamente in arresto e tiro, una volta soltanto. Serve più del pane a questa squadra, ma sta mancando, troppo. Ed è ora di smetterla di latitare.
Potesse, entrerebbe di testa nel canestro. Per troppa foga, stampa la schiacciata sul ferro nei primi minuti proprio come in Sicilia. Potente e confusionario, non trova stimoli nemmeno nello sfidare il suo passato ed il pubblico di Varese non è tenero con lui e giustamente lo fischia. Rientra e sembra un altro, quasi caricato dai fischi. Un giocatore dai due volti, ma non deve esser necessario fischiarlo per avere un minimo di reazione da parte sua.
Si riappropria del posto in quintetto, e ringrazia il Poz con una prestazione di ottimo livello, ma predica nel deserto. I soliti punti e tanta presenza, soprattutto a rimbalzo. Spende però troppo presto il quarto fallo. Il problema è che senza di lui, in questa partita non segna nessuno. Nel quarto periodo è lui a togliere le castagne dal fuoco quando Pistoia è sopra di quattro.
Non viaggia più alla velocità di inizio campionato, ma non è una novità. Viene quasi rincuorato dal pubblico dopo uno 0/2 in lunetta. Viene incitato, perché se non gira lui fatica tutta la squadra. Le sue triple fuori ritmo, tanto estemporanee quanto importanti, non lo salvano. Il primo acquisto di mercato deve essere lui.
Lotta tanto e sbaglia altrettanto. Però se gli si concede qualche minuto di più in vetrina, si fa apprezzare guadagnandosi gli applausi del pubblico. Non rientra più, eppure non aveva sfigurato.
È il giocatore più a rischio nel roster di Varese, ma non fa nulla per convincere gli scettici. Emblematica l’ultima azione del terzo quarto, secondi interminabili palla in mano per concludere con una tripla inguardabile.
Entra e piazza la tripla, dopotutto è il quarto per percentuale in tutto il campionato. Il tenente è fondamentale per Varese, perché ha esperienza, mano e sangue freddo quando serve.
Un approccio negativo alla partita, con falli ed errori gratuiti. Non sa mai che fare con la palla in mano, si carica troppo presto tre falli sul groppone. Non si ricordano giocate importanti in attacco, non si prende mai una responsabilità. E l’1/2 finale in lunetta pesa, eccome.