VARESE Il braccio di ferro tra Comuni e governo sulla proposta dell’Anci, che chiede di pagare le imprese che hanno sottoscritto accordi per circa 20 mila appalti, sembra essere arrivato a uno snodo cruciale. Il presidente dell’Associazione dei Comuni Graziano Delrio fa sapere che in caso di luce rossa all’esborso, circa nove miliardi di euro, i sindaci, “come extrema ratio”, sarebbero pronti ad autorizzare uno sforamento del Patto di stabilità. La palla a questo punto passa all’Ufficio di presidenza dell’Associazione, in agenda giovedì prossimo, che dovrebbe ratificare una decisione che, secondo il numero uno dei sindaci lombardi Attilio Fontana, «è molto possibile e fortemente probabile». L’idea di Delrio, lanciata ormai da qualche settimana con il duplice scopo di porre un freno all’epidemia di imprese in corso ormai da mesi e rilanciare gli investimenti essenziali nei Comuni, viene sostanziata dal fatto che «i sindaci hanno tutto il dovere di pagare le aziende che hanno sottoscritto un
appalto e completato i lavori». E il percorso non è complesso, osserva, visto che si possono utilizzare 8-9 miliardi di euro su un totale di oltre 12 in giacenza presso i Comuni; la spesa, peraltro, non creerebbe nessun impatto drammatico al rapporto deficit/Pil, visto che lo peggiorerebbe soltanto dello 0,3%. Un eventuale sforamento potrebbe essere autorizzato dai Comuni, suggerisce il presidente di Anci Lombardia e sindaco di Varese Attilio Fontana, «con una delibera della Giunta, che a mio parere sarebbe lo strumento più opportuno per bypassare il no certo del responsabile comunale del settore finanza». Ma la di là di questi aspetti, aggiunge, «ci si sta finalmente rendendo conto che con questo patto di stabilità è impossibile andare avanti. Finora siamo stati fermi per la campagna elettorale ma ora davvero non ce la facciamo più e le imprese che hanno lavorato per noi meritano rispetto, che potrebbe tradursi in una boccata d’ossigeno per l’economia italiana».
s.bartolini
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