Gallarate – Una vera e propria boccata d’ossigeno per gli ex dipendenti della Cooperativa Primavera, che ha avuto i vertici travolti da un’inchiesta della magistratura. Ad anticipare i soldi della Cassa integrazione straordinaria è la Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate.
Molti dei 450 dipendenti che ruotavano attorno alla Primavera hanno trovato una ricollocazione. I 61 che erano in capo direttamente alla Cooperativa, però, si sono trovati in una situazione molto difficile. Di questi 46 persone, tra dipendenti e soci lavoratori, hanno ricevuto proprio in questi giorni i primi anticipi, grazie ad un accordo sottoscritto da Confcooperative Varese e la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate.
«Sono sei mesi che non prendiamo lo stipendio – spiega Cristina Lonardoni, portavoce dei dipendenti – l’ultimo è stato pagato a dicembre, ma era relativo al cedolino di agosto». Per ottenere il contributo della cassa integrazione dall’Inps bisogna aspettare anche molti mesi. «I soldi ricevuti come anticipo della cassa – dice ancora Lonardoni – daranno a molti di noi la possibilità di sostenere spese di sopravvivenza».
La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha messo a disposizione un fondo di solidarietà da 1 milione di euro. Ai lavoratori viene anticipata la quota dovuta da parte dell’Inps, in proporzione alle ore di cassa integrazione effettuate, fino ad un massimo di 700 euro mensile. Un intervento totalmente gratuito per i lavoratori. «È il segno che la strada che abbiamo intrapreso di aiuto e di sostegno al territorio è giusta», afferma Luca Barni, direttore generale della Bcc. E il mondo della cooperazione dimostra, così, di sapersi autosostenere.
Tiziano Scolari
p.rossetti
© riproduzione riservata