La sfida dell’inclusione sociale: due giorni di discussioni, testimonianze ed esperienze al Teatro Sociale. È il secondo workshop organizzato dall’amministrazione comunale dopo la tregiorni di inizio aprile: stavolta al centro c’è il tema “caldo” della solidarietà e dell’inclusione sociale. Ieri mattina si è iniziato parlando di Siticibo, il programma del Banco Alimentare che ritira gli scarti delle mense e dei supermercati per distribuirli agli enti caritatevoli. «Le prime scuole ad aderire sono state quelle di Busto Arsizio ma il servizio si è allargato a molti altri comuni con risultati incredibili – fa notare Dario Mazzucchelli, responsabile di Siticibo – nel 2013 hanno partecipato al progetto 11 paesi e complessivamente sono stati raccolti
quasi novemila chili di pane dalle scuole, 13mila chili di frutta e più di 43mila porzioni di cibo cotto. Sono state coinvolte 29 strutture caritative e sfamate 1800 persone». Salvando dalla distruzione e rimettendo in circolo circa 34 tonnellate di cibo. Nel pomeriggio spazio alle celebrazioni del trentennale del carcere di Busto Arsizio, inaugurato il 28 maggio 1984, alla presenza del direttore Orazio Sorrentini. Si è focalizzata l’attenzione in particolare sul reinserimento dei detenuti, annunciando la prosecuzione del progetto in collaborazione con il Comune che ha già impiegato per sei mesi un detenuto in lavori socialmente utili. Stamattina a mezzogiorno il sindaco Gigi Farioli e l’assessore Mario Cislaghi presentano la “smart community foundation”.
Busto Arsizio
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