14 Mar 2013
di 
1 minuto di lettura
VARESE Paese che vai… multa che trovi. Un differente regolamento comunale punisce un uomo affetto da disabilità: multato nonostante l’apposito tagliando ben esposto sulla vettura si vede rigettare anche il ricorso al prefetto. Protagonista della vicenda è Alvaro Colombo, di Cantù, multato lo scorso 25 giugno in centro Varese per non aver pagato il posteggio. «A Cantù – spiega l’interessato – chi ha un contrassegno di invalidità ha facoltà di parcheggiare gratuitamente in tutta la città qualora non trovi nessun posteggio riservato libero. E così ho fatto anche a Varese. Io ho un’invalidità al 75% e un regolare tagliando – racconta – Sono arrivato in centro dove dovevo consegnare dei documenti, non ho trovato posti riservati ai portatori di handicap liberi e ho lasciato l’auto in un normale parcheggio». Una commissione da non più di 15 minuti, come racconta Colombo: «Quando sono uscito ho trovato l’accertatrice della sosta vicino all’auto – racconta – Le ho spiegato la situazione ma tutto ciò che ho ottenuto
è stato un verbale arrivato dopo che mi erano stati chiesti patente e libretto». Colombo ha presentato ricorso nei confronti della sanzione: «Rigettato – dice – Con chiara spiegazione della norma applicata. Pagherò la multa, sono 79 euro e 80 centesimi e non protesto perché voglio farmi togliere la sanzione». Quella di Colombo è una presa di posizione di principio: «Io sono un cittadino onesto e ho sbagliato in buona fede – spiega – Vorrei però che gli amministratori si rendessero conto che non è possibile conoscere le norme comunale di ciascuna città in Italia». «A Cantù hanno una sensibilità diversa nei confronti dei disabili che non a Varese. Ne prendo atto e chiedo: perché la giunta non mette cartelli ben visibili all’ingresso di Varese che spieghino ai disabili come funziona? Sarebbe un gesto di correttezza, quanto meno». Colombo chiude con una presa di posizione: «L’assenza di adeguate informazioni porta proprio a pensare che l’amministrazione voglia fare cassa a spese dei cittadini».
s.bartolini
© riproduzione riservata
