Jakimovski colpo giusto?

Al Varese è arrivato un “signor nessuno” macedone di 25 anni. È un esterno, è in prova e piace a tutti. «È l’occasione della vita»

e amavano ripetere che il «Varese è l’occasione della vita» e questo ha capito anche . L’esterno di 24 anni arrivato in prova dopo essersi svincolato dallo Jagodina (Serbia) non ha conosciuto personalmente i due grandi biancorossi che abbiamo citato ma ha letto qual è la realtà del Varese negli occhi di , infaticabile gregario di Sannino nei tempi della scalata dalla Seconda divisione alla B e ora sicuro timoniere della squadra.

Il macedone, che ha collezionato alcune presenze con le nazionali giovanili, ha dato il massimo nei primi giorni passati in Italia, dove vuole restare. Alto, “fisicato” e con un sinistro potente, Jakimovski è un mancino di fascia che ha già fatto vedere buoni movimenti in allenamento, nonostante la notevole mole di lavoro a cui s’è sottoposto volentieri. La lingua (non conosce l’italiano) non pare essere un problema visto che il suo sguardo sveglio cerca i nuovi compagni con cui ha già acquisito una buona sintonia e l’amichevole di questa mattina con la Primavera sarà l’occasione giusta per valutare a fondo il suo modo di stare in campo e il suo bagaglio tecnico-tattico apparso finora più che discreto.
Jakimovski è un prodotto del vivaio del FK Makedonija Gjorce Petrov ed è arrivato in prima squadra a 18 anni, nel 2008-2009. Nel 2010 si è trasferito in Ungheria nel Ferencvárosi Torna Club, finendo in prestito, nella seconda metà della stagione, al FK Teteks, in Macedonia. Ha poi firmato un contratto con il club serbo FK Javor Ivanjica e nel dicembre del 2012 è approdato in Giappone al Nagoya Grampus, venendo quindi girato in prestito in Serbia allo Jagodina. Alla soglia dei 25 anni, che compirà il 26 febbraio, Jakimovski è un perfetto sconosciuto che adesso è nella piazza dove chi ha fame e voglia di arrivare può realizzare i propri sogni.

La maglia biancorossa può fare miracoli. Vi ricordate Beppe Sannino dopo la finale per la B vinta contro la Cremonese? «Se voi vi ricordate di Daniele Buzzegoli come giocatore simbolo per i suoi due gol, io mi tengo dentro Alessandro Gambadori: ha risposto presente quando è stato chiamato, si è adattato a giocare in un ruolo non suo e ha dato il massimo». In queste parole sacrosante c’è una grande verità: i successi e le imprese non nascono solo dai piedi dei giocatori in grado di fare la differenza, ma anche dal lavoro oscuro di altrettanto oscuri gregari che, alla lunga, diventano i pilastri del gruppo. E Jakimovski, che a 25 anni è ancora uno sconosciuto del calcio, tenterà di cogliere al volo l’occasione-Varese, proprio come aveva fatto Neto Pereira nel febbraio di cinque anni fa: l’inizio del 2010 aveva permesso a Sean Sogliano di strappare all’Itala San Marco il brasiliano che, a 30 anni suonati, aveva di fatto iniziato la sua carriera.