Lotta al gioco d’azzardo I comuni varesini si alleano

VARESE – Una proposta di legge di iniziativa popolare che dia più potere e prerogative ai sindaci nella lotta contro il gioco d’azzardo. E’ questo il piatto forte della “Scuola delle buone pratiche” che si è tenuta questa mattina a Milano, nel corso di Fa’ la Cosa Giusta, la fiera degli stili di vita sostenibili. Un centinaio di comuni, in regione Lombardia, hanno sottoscritto il manifesto dei

sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo. Tra questi anche sette comuni della Provincia di Varese: Cassano Magnago, Gazzada Schianno, Azzate, Albizzate, Cardano al Campo, Castellanza, Samarate. Oggi il manifesto è stato ufficialmente lanciato a livello nazionale alla presenza di Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e Presidente nazionale Anci e Marco Filippeschi, sindaco di Pisa e Presidente nazionale di Lega delle autonomie locali.

Il gioco d’azzardo fattura circa 80 miliardi di euro all’anno, il 4% del Pil nazionale. E’ la 3° industria italiana, che fa incassare allo stato 8 miliardi di euro in tasse. Con 15 milioni di giocatori abituali, 2 milioni a rischio patologico e circa 800.000 giocatori già patologici lo Stato paga però tra i 5 e i 6 miliardi di euro per curare le persone dipendenti dal gioco patologico. 400.000 le slot-machine e 6.181 i locali e le agenzie autorizzate.
Il “Manifesto” prevedere l’impegno preciso da parte dei sottoscrittori ad utilizzare tutti gli strumenti a loro disposizione per mettere in campo azioni a contrasto del gioco d’azzardo. I sindaci chiedono una nuova legge nazionale fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso, con un’adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura. Inoltre i sindaci chiedono di poter definire l’orario di apertura delle sale gioco e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili, e sia richiesto ai Comuni e alle Autonomie locali il parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo. Una vera e propria piaga sociale, quella del gioco d’azzardo, da cui la Provincia di Varese non è esente.
Tiziano Scolari

b.melazzini

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