L’appello delle fiamme gialle «Denunciate, gli aiuti ci sono»

BUSTO ARSIZIO «Il reato di usura nella nostra provincia non ha numeri elevati. Le denunce sono molto poche. La nostra impressione però, è che il fenomeno sia molto più ampio di quanto ci dicano le denunce». Il comandante provinciale della guardia di finanza Antonio Morelli parla a margine della conferenza stampa indetta in Procura a Busto Arsizio.

A suo dire, molti imprenditori nelle mani degli strozzini non si rivolgono alle forze dell’ordine. «Da una parte l’imprenditore ne ha comunque un vantaggio, perché ha disponibilità di denaro che magari non potrebbe avere tramite altri sistemi». La paura e le minacce degli usurai fanno il resto. Il messaggio che il colonnello Morelli vuole lanciare è quello di denunciare, senza paura, eventuali situazioni di usura ed estorsione. Per chi denuncia c’è infatti la possibilità di accedere al fondo di solidarietà nei confronti delle vittime di usura. In questo modo si può accedere a un mutuo a 5 anni, a tasso zero, proporzionale alle somme corrisposte all’usuraio, e alle perdite o ai mancati guadagni.

Senza dimenticare che spesso i soldi “prestati” agli imprenditori sono a loro volta provento di reati. Anche il pm Eugenio Fusco conferma come quello di usura sia forse il reato con la più alta percentuale di mancate denunce. «E proprio la denuncia è fondamentale – spiega il capitano Paolo Pettine – per poter scoprire l’attività di un usuraio». E dalla segnalazione di un singolo imprenditore vessato si ritrova il libro mastro con tutti i prestiti e si possono salvare tante altre persone.
Tiziano Scolari

f.artina

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